Smart working, Bologna in testa alla classifica: migliore d'Italia per lavorare da remoto
Classifica stilata da "Nomad list", community che scova i posti migliori per i lavoratori da remoto, che si basa sul giudizio degli utenti
La città prima in classifica per lavorare da remoto è la nostra Bologna, seguita da Bari e Genova. Lo rende noto "Nomad List", la community che informa i nomadi digitali e che nell'indagine ha preso in considerazione la connessione internet, il costo e la qualità della vita, la sicurezza e le possibilità di divertimento.
"Notizie che fanno decisamente piacere visto che la classifica di Nomad List si basa sui giudizi degli utenti" ha commentato il sindaco Virginio Merola, mentre per l'assessore alla cultura (e candidato primo cittadino), Matteo Lepore " non è una notizia da poco visto che lo smart working è diventato quasi una regola per tantissime lavoratrici e lavoratori. E come è successo che Bologna diventasse non solo una città dove "si lavora da casa" ma una città dove si lavora bene anche da casa? - si chiede Lepore - con l’aiuto di tutte e tutti e con delle buone scelte del governo della città. Qualità della vita, socialità, sicurezza, velocità della connessione a Internet, sono alcune delle caratteristiche che hanno reso Bologna la migliore città in Italia per i lavoratori e le lavoratrici da remoto. E l'impegno è di fare sempre meglio - e conclude - Bologna, sono sempre più innamorato di te".
Nomad List, il portale che si occupa di trovare i posti migliori in cui vivere, lavorare e viaggiare per i lavoratori da remoto, ha dunque eletto la città delle due torri. La community “Nomad list” offre la classifica de posti più gettonati in cui lavorare in smart sulla base di quattro parametri valutati direttamente dai quasi 18mila iscritti che popolano la piattaforma. Gli indici sono il costo della vita, la velocità della connessione a Internet, divertimento e sicurezza.