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Cronaca

Smog, polveri in calo ma ancora tre volte soglia: oggi vertice in Regione

Migliorano i dati diffusi dal bollettino giornaliero di Arpae, ma le concentrazioni di polveri cancerogene rimangono oltre il doppio del consentito. Oggi vertice dei grandi comuni in Regione per studiare contromisure

Permane la cappa di smog sulle due torri, anche se la situazione sta migliorando. Tutte le centraline Arpae di rilevamento della qualità dell'aria, nel report giornaliero riferito a ieri, hanno registrato un netto miglioramento, con polveri Pm10 abbattute della metà. In media, si è passati dai 247 microgrammi per metro cubo registrati il primo di febbraio, ai 'soli' 174 registrati ieri. 

Il limite fissato è però di 50 µg/m3, valore che colloca l'aria che respiriamo inquinata due volte il consentito. In tutto, il limite europeo fissato in 35 giornate di sforamento annuale vede già oltre 10 giornate consumate dalla "mal'aria".

In città, è il Comune a rispondere questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Massimo Bugani (Movimento 5 stelle) e Manes Bernardini (Insieme Bologna) sullo smog in città. Le opposizioni partono all'attacco, e Bugani chiede "come si possano coniugare questi dati con l'ampliamento dell'autostrada che inevitabilmente produrrà nuovo smog". "Si chiede al Sindaco -rincara Manes Bernardini- e alla Giunta quali intenzioni hanno in merito a questo fenomeno, al fine di trovare tutte le soluzioni possibili, necessarie a ridurre l'inquinamento, per migliorare l'aria della città".

Invoca misure ''speciali'' per "tornare a respirare" anche l'ex assessore comunale alla Mobilità oggi consigliere Pd a Palazzo D'Accursio Andrea Colombo visto che c'è uno "smog a livelli che non si vedevano da dieci anni a Bologna, cinque volte sopra il consentito. In base ai valori stabiliti in Ue". Perché, avverte Colombo, "secondo le linee guida dell''Oms (organizzazione mondiale della sanità) siamo messi molto peggio". Dunque, "bene il tavolo convocato stamattina d''urgenza dalla Regione per misure emergenziali di bacino".

"La Giunta -risponde l'assessore Gieri- segue con preoccupazione l'evoluzione delle concentrazioni di PM10 sul territorio Bolognese.Tale picco è in effetti straordinario nello storico dei dati registrati dalle stazioni di monitoraggio urbane e suburbane della città". Palazzo D'Accursio sottolinea quindi la straordinarietà dei fenomeni in atto, in tutta la Regione, e non esclude altre misure ulteriori oltre alla già programmata 'domenica a piedi' di dopodomani. Sul passante, Gieri glissa, e rimanda la domanda alle stime di impatto ambientale in corso sul tragitto del passante di mezzo, "iniziata il 10 gennaio scorso".

Anche Legambiente, in una nota, chiede lumi alla politica: "E’ ormai appurato che le punte di inquinamento sono in diretta relazione con impennate di disturbi respiratori, e di fronte a emergenze come queste servono dati accertati. Tanto in termini di effetti sanitari, tanto di costi sul servizio pubblico. Gestire il problema dell’inquinamento padano limitatamente agli aspetti ambientali e trasportistici – sottolinea Legambiente – è una visione riduttiva e falsamente rassicurante".

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