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Cronaca

Ucraina, le società sportive bolognesi aprono le porte ai profughi

Ad oggi sono una ventina le associazioni sportive che hanno promosso iniziative

Calcio, basket, arrampicata. I bambini e i ragazzi in arrivo dall'Ucraina hanno a disposizione a Bologna tutte le discipline sportive. Sono infatti una ventina le società sportive che hanno adottato dall'arrivo dei primi profughi, in gran parte donne e bambini, iniziative di solidarietà per far praticare una attività sportiva ai giovani in fuga dalla guerra.

L'assessora comunale allo Sport, Roberta Li Calzi, firnisce il dato oggi al question time. "Il nostro mondo sportivo da molti anni mette in campo iniziative di accoglienza in generale. Ora sappiamo che c'è questione specifica che riguarda gli ucraini. Il 16 marzo – ricorda Li Calzi – ho scritto a tutte le società sportive chiedendo quali fossero i servizi che stavano mettendo in campo".

"Ad oggi non abbiamo contezza dei numeri, che sono in continua evoluzione. Ma sono una ventina le associazioni sportive che ci hanno fatto sapere di loro iniziative".
Soddisfatto il consigliere di maggioranza Filippo Diaco (lista Conti), che aveva posto il tema della pratica sportiva da parte dei ragazzi in arrivo dall'Ucraina. "Ancora una volta Bologna –sottolinea l'ex numero uno delle Acli – si dimostra una città che accoglie". Anche Li Calzi ha ringraziato le società e le associazioni sportive che si sono mosse in questo senso.

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