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Cronaca

In soffitta un'obbligazione del '46 e il fucile con cui avrebbe ucciso il Duce

Il nonno Giovanni le aveva sempre raccontato di aver partecipato all'esecuzione: ritrovati a Bologna un fucile e una obbligazione di lire 100 del '46 con il PCI sottoscritta dal Segretario Palmiro Togliatti

Le soffitte abbandonate spesso nascondono tesori e stranezze di una vita. Una giovane donna, S.C., nella soffitta della vecchia casa del nonno ha fatto una scoperta davvero “sensazionale”. Lo scrive a Bologna Today AGI Italia - con sede a Roma e Milano che "si occupa del recupero, attraverso azioni legali stragiudiziali e giudiziali, di titoli bancari e postali nonchè di titoli di Stato e simili mai riscossi attraverso la consulenza e l'opera di un pool di professionisti esperti in diritto bancario, commerciale e tributario", come si legge sul sito dell'Associazione.

Il nonno Giovanni (deceduto da molti anni) alla famiglia aveva sempre raccontato di essere stato un militante partigiano e di aver partecipato a quella che lui definiva l’esecuzione di Mussolini, 'passato per le armi' come si diceva allora: "nella soffitta S.C. ha ritrovato oltre al fucile (naturalmente non più funzionante) con il quale - a detta di Giovanni - avrebbe fatto parte del plotone di partigiani che fucilarono il Duce, alcune fotografie e lettere e una obbligazione di lire 100 FOTO FUCILE NONNO GIOVANNI(1)-2che nel 1946 il Sig. Giovanni, all’epoca militante di sinistra, decise di sottoscrivere con l’allora Partito Comunista italiano (una ragguardevole cifra per l’epoca in considerazione del fatto che il nostro Paese stava pagando il salato conto della Seconda Guerra Mondiale)". Quel documento del 1 marzo 1946 fu sottoscritto dal Segretario di allora, l’Onorevole Palmiro Togliatti.

QUANTO VALE? "Il titolo è stato fatto stimare da un nostro consulente contabile - scrivono da Agi - che ha calcolato, tra interessi, rivalutazione e capitalizzazione dal 1 marzo 1946 ad oggi una cifra creditoria  di circa 13mila euro. La donna ha dato incarico al nostro Ufficio legale di recuperare quel denaro da Bankitalia e dal Ministero dell’Economia obbligato in solido a rispondere di tutti i debiti pubblici facenti capo al Regno d’Italia".

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