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Cronaca Castenaso

Sorelle morte sui binari, un passaggio in stazione poi la telefonata al padre: "Stiamo tornando"

Esclusi gli esami tossicologici. Il Comune di Riccione sospende i commenti su Facebook

"Stiamo tornando". Sono le ultime parole che Giulia e Alessia Pisanu, di 17 e 15 anni, hanno detto al padre durante un'ultima telefonata qualche minuto prima di morire sui binari della stazione di Riccione.

Secondo la ricostruzione degli uomini della Polizia Ferroviaria, sarebbe stato un 24enne che ha già fornito la sua ricostruzione dei fatti, assieme ad un amico, ad accompagnare le due ragazze dalla discoteca alla stazione. E alle due sorelle aveva prestato il telefono per chiamare casa.  

Durante il tragitto era stata Alessia, la più giovane, a chiedere in prestito il cellulare per poter fare una telefonata al padre. Il suo era scarico e alla sorella avevano rubato borsa e telefonino, come era anche emerso dalla testimonianza del barista della stazione. Il 24enne sarebbe stato rintracciato proprio grazie a questa telefonata al padre.

Una testimonianza importante perché, come ricostruisce l’agenzia di stampa Ansa, è lui che ha poi raccontato di aver visto Giulia e Alessia, in discoteca e di aver rivisto nuovamente la maggiore fuori dal locale stesa a terra, stanca ma non in uno stato di particolare alterazione. Giulia stessa aveva raccontato di essere particolarmente provata perché aveva lavorato tutto il giorno prima di partire con la sorella per andare a ballare a Riccione.

La testimonianza del macchinista

Le due sorelle - come riporta RiminiToday – sono arrivate in stazione attorno alle 6,50 del mattino e dopo dieci minuti almeno cinque testimoni le osservano avvicinarsi ai binari. Le varie testimonianze raccolte dalla Polfer riportano di aver visto la maggiore sui binari e la più giovane seduta a terra sulla banchina per poi scendere e raggiungere la sorella.

Secondo il macchinista pare che la maggiore delle sorelle, Giulia, si trovasse sui binari con il volto e lo sguardo fisso rivolto verso il treno. Gli altri testimoni in stazione vedono invece Alessia prima sedersi sulla banchina e poi scendere sui binari per smuovere la sorella. Quando capisce che non riesce a portare via Giulia, Alessia accenna a tornare sui suoi passi, ma ormai è troppo tardi.

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Nessun esame tossicologico

Al momento l'indagine è a 'modello 45', fascicolo che non prevede notizie di reato, né quindi indagati. Sono anche esclusi per motivi tecnici esami tossicologici sui resti delle due ragazze. Probabile invece un esame del Dna per accertare compiutamente l'identità delle due sorelle visto che il riconoscimento ieri da parte del padre, arrivato a Rimini, accompagnato dal fratello, non può considerarsi definitivo.

Il Comune di Riccione blocca i commenti

Nel frattempo il Comune di Riccione ha bloccato i commenti al suo post di cordoglio: "Questa pagina, in segno di cordoglio verso la famiglia di Alessia e Giulia sospende i commenti. Crediamo sia il momento del silenzio. Dobbiamo stringerci come comunità e essere vicini al dolore della famiglia e degli amici delle due ragazze dopo l'immane tragedia".

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