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Cronaca Imola

Non si presenta a lavoro, i colleghi chiamano il 118. Ma era in galera

Carabinieri, sanitari e vigili del fuoco sono entrati nell'abitazione: dell'uomo non vi era traccia, ma hanno trovato una serra e due chili di hashish

Sul posto di lavoro non lo vedevano da qualche giorno, ma lui era in carcere in Umbria, dove gli è stata notificata un'altra denuncia.

Non ricevendo nessuna risposta nè al telefono nè al campanello di casa, i colleghi di un 23enne originario del napoletano, domiciliato a Imola, dove lavora come operaio, si sono preoccupati e hanno chiamato i sanitari del 118 che a loro volta hanno allertato i carabinieri e quindi i vigili del fuoco hanno proceduto ad aprire la porta dell'abitazione, temendo il peggio. 

Quando sono entrati, del giovane non vi era traccia, ma sono stati trovati una serra con diverse piante di marijuana e due chili di hashish suddivisi in panetti, oltre a semi, bilancino e materiale per il confezionamento. 

I carabinieri così hanno avviato gli accertamenti e hanno appurato che il 23enne, il 6 febbraio scorso era stato fermato dalla polstrada di Todi (Pg) e nell'auto sono stati trovati 2 etti di hashish, quindi era stato arrestato e portato in un carcere umbro, dove gli è stata notificata un ulteriore denuncia per spaccio e coltivazione. 

(Foto archivio)

Imola, pusher in manette: in casa droga, anabolizzanti e oltre 8mila euro 

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