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Cronaca

Lotta allo spaccio di droga, Aitini chiede al ministero più agenti e carabinieri

All'indomani della operazione antidroga che ha portato a 18 arresti e allo smantellamento di una rete dello spaccio internazionale, l'oopsizione incalza il Comune sul fenomeno dello spaccio

Alla luce anche degli ultimi dati sulla criminalità, il Comune di Bologna bussa alla porta di Luciana Lamorgese: servono più Carabinieri e poliziotti sotto le Due Torri. Bisogna "incrementare la presenza delle Forze dell'ordine sul territorio", sottolinea infatti l'assessore comunale alla Sanità, Alberto Aitini, questa mattina al question time.

"Lo dico senza polemica- premette l'assessore- non ho voglia di farla e bisogna essere molto pragmatici: bisogna che arrivino ulteriori agenti della Polizia di stato e dei Carabinieri che sono stati promessi dallo scorso Governo e che non sono ancora arrivati". Anche Aitini dice di aver "colto con favore le parole del nuovo ministro, che si è impegnata a farlo, ma non saremo teneri col nuovo ministro così come non lo siamo stati con il precedente", Matteo Salvini.

Però, avvisa l'assessore di Virginio Merola, "dalle parole bisogna passare ai fatti e quindi confido che il ministro Lamorgese mandi il prima possibile nuove forze di Polizia e Carabinieri nella nostra città che è una delle più importanti d'Italia e che, come continuano a ribadire, oltre che noi i sindacati di Polizia, ed è dal punto di vista delle Forze dell'ordine sotto organico".

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C'è bisogno, secondo l'amministrazione, "di un incremento che ci porti a continuare a migliorare il lavoro delle forze dell'ordine di presidio e di controllo del territorio". Il Comune, evidenzia ancora Aitini, "sta facendo la sua parte anche in modo molto evidente. Mi fa piacere dire in quest'aula che nel 2020 ci sarà l'assunzione di nuovi agenti della Polizia locale. Non è una promessa, è un fatto che vedrete nei prossimi mesi, al quale appunto devono corrispondere anche nuovi agenti della Polizia e dei Carabinieri". Aitini commenta poi i dati sulla criminalità pubblicati nei giorni scorsi dal Sole 24 ore e cita lui stesso una "criticità", ovvero i "furti nelle attività commerciali".

L'assessore ricorda in proposito il recente bando da 250mila euro per la sicurezza dei negozi "che ha portato alla partecipazione di oltre cento attività commerciali che hanno vinto il bando".

Quelle attività oggi "hanno nuova sicurezza nei loro negozi, sicurezza che vuol dire nuove telecamere di videosorveglianza, vuol dire vetrine antisfondamento, vuol dire saracinesche che sono difficilmente scardinabili". Insomma, secondo Aitini, "l'amministrazione contribuisce in modo decisivo o comunque molto importante a far sì che il trend continui e che nella nostra città i dati migliorino e i reati calino".

Quanto al blitz antidroga che ha visto un arresto anche al campo noma di via Erbosa, Aitini volge la circostanza in positivo: "Questo dimostra ulteriormente che in citta' non ci sono zone franche. Perché, diciamocelo, in tante città di Italia nei fatti ci sono delle zone franche o comunque dove la presenza della criminalità organizzata e dello spaccio è imponente, a Bologna non esistono luoghi franchi. Non esistono luoghi non presidiati, non esistono luoghi dove non ci sia il controllo delle forze dell'ordine e della polizia locale. E quindi i controlli sono costanti e quotidiani su tutto il territorio e portano a dei risultati come quelli conseguiti dai carabinieri in questi giorni". (Bil/ Dire)

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