Blitz della squadra mobile di Bologna, che nell'ambito della lotta allo spaccio di droga ha messo a segno 22 diverse misure cautelari nel territorio metropolitano. I reati contestati, a vario titolo sono associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e, in due casi, anche riciclaggio e autoriciclaggio. 

Si tratta di un'operazione articolata - hanno spiegato gli investigatori - che vede a capo quattro giovani uomini di origine casertana, tutti tra i trenta e i quaranta anni, due dei quali dimoranti nel bolognese. Il sodalizio, stando alle evidenze investigative, avrebbe movimentato consistenti flussi di droga, per svariati kg. Trattasi per lo più di cocaina, ma altri canali di approvvigionamento erano stati sviluppati per marijuana ed hashish.

I rifornimenti delle sostanze stupefacenti sono partiti in un primo momento esclusivamente dal territorio del casertano. Destinazione finale di smercio della coca era la piazza di Bologna. Ma non solo: le indagini hanno anche mostrato ulteriori vie di alimentazione del traffico, un secondo consistente canale era l'Albania, attraverso soggetti albanesi gravitanti sul nostro territorio.

Ipotesi investigativa a corollario dell'indagine -come illustra il capo della Mobile, Giuseppe Pititto, riassumendo la maxi-operazione- è che parte dei proventi dell'attività illecita sarebbero stati rinvestiti anche in attività commerciali in loco. Per questa motivazione  è infatti stata posta sotto sequestro preventivo una tabaccheria del bolognese. 

Sul caso, a margine di una conferenza stampa, è intervenuto anche il questore, Isabella Fusiello, esprimendo soddisfazione per l'attività di polizia e sottolineando come il risultato sia il "coronamento di un serrato lavoro svolto nel tempo".