Certosa, 'Operazione Faraone': droga a 'fasce orarie', banda di pusher al palo

La Polizia di Stato ha dato esecuzione a delle ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 12 cittadini stranieri ritenuti responsabili di un'attività di spaccio di stupefacenti. 

L'operazione ha portato al sequestro di circa mezzo chilo di cocaina e lo stesso quantitativo di eroina, e di oltre a 12mila euro rinvenuti solo nella giornata di ieri. 

L'INDAGINE. L'operazione prende il nome di "Faraone", poichè l'attività degli inquirenti parte a novembre del 2014, quando a seguito di segnalazioni, in via Genova è stato arrestato un cittadino egiziano che ha ammesso il suo coinvolgimento. Così è partita l'indagine, sia con i metodi tradizionali, appostamenti e pedinamenti, che con l'ausilio di strumenti tecnologici, che ha portato a 9 arresti in flagranza, 17 denunce in stato di libertà,  9 arresti in custodia cautelare in carcere e una misura dell’obbligo di presentazione alla P.G.. 

Si tratta di una organizzazione con a capo due fratelli tunisini che rifornivano i "cavalli", ovvero i collaboratori-spacciatori, di eroina bianca e brown, cocaina e hashish. Gli arrestati in flagranza sono: W.A.F., egiziano 34enne, A.E.H.E.S.M, egiziano 36enne, B.M.M. tunisino 35enne, D.H. marocchino 23enne, G.A. tunisino 29enne, N. W. tunisino 26enne, S.S tunisino 29enne, H.S. tunisino 26enne, E.Y. marocchino 37enne, mentre per O.A., tunisno 36enne, è stato disposto l’obbligo di presentazione alla P.G. Tre spacciatori sono ancora ricercati.

Alcuni degli arrestati hanno precedenti specifici, ma altri sono integrati nella società, con permesso di soggiorno, e, dopo l'attività di spaccio, facevano ritorno dalle famiglie, conducendo una vita 'normale'. 

I pusher 'operavano' nella zona del Cimitero della Certosa, tra i giardini Nicholas Green e Pozzati e via del Tintoretto a orari prestabiliti: l'eroina veniva venduta fino a circa le 21, mentre nelle ore notturne si passava alla cocaina.