Pusher itinerante: si serve della linea bus per spacciare a Monterenzio

I Carabinieri di Monterenzio hanno arrestato un pusher che aveva escogitato un sistema di “spaccio itinerante” lungo la tratta del servizio di trasporto pubblico tra Bologna e i comuni della montagna. Agendo alle fermate o addirittura sui pullman, faceva passare inosservato il contatto tra spacciatore e acquirente.
La vicenda è nata al termine di un’attività antidroga che i Carabinieri stavano svolgendo da qualche giorno. Intorno alle ore 14 di ieri, nei pressi di un locale pubblico di via Idice, i militari erano sulle tracce del probabile spacciatore che, è stato notato in atteggiamento sospetto davanti al bar: l’uomo, con problemi di deambulazione ha ceduto qualcosa a un giovane, poi è salito su un autobus di linea diretto a Loiano. Anche il ragazzo è andato via a bordo di un mezzo pubblico diretto a Monterenzio.

IL BLITZ DEI CARABINIERI.  quel punto è scattato il blitz. Il giovane è stato controllato alla fermata dell’autobus e i Carabinieri, durante la perquisizione, gli hanno trovato una busta in cellophane contenente marijuana. La vicenda è proseguita con l’inseguimento dell’autobus di linea ATC sul quale era salito l’uomo di origini marocchine. Durante la corsa, i Carabinieri che seguivano l’autobus si sono accorti che a una fermata, lungo il tragitto, scendeva un noto tossicodipendente della zona. I militari, ritenendo che anche lui avesse avuto contatti con il “pusher”, l’hanno controllato e l’hanno trovato in possesso di sei grammi di hashish.

ALTRA PERQUISIZIONE LUNGO IL TRAGITTO DEL BUS. Lo spacciatore è stato quindi bloccato e perquisito alla fermata successiva. Gli investigatori dell’Arma l’hanno trovato in possesso di 65 euro che, considerato quanto accaduto, hanno immediatamente sequestrato in quanto ritenuti provento delle attività di spaccio (anche perché il marocchino è nullafacente e non ha altre fonti di guadagno).

GLI ACQUIRENTI. I due acquirenti, un 38enne del luogo con precedenti di polizia e un 20enne di Loiano incensurato sono stati denunciati per detenzione di sostanza stupefacente. Il marocchino invece è comparso di fronte all’Autorità Giudiziaria che lo ha giudicato colpevole, convalidando l’arresto, e condannandolo a un anno di carcere (che inizierà a scontare in detenzione domiciliare a casa sua) e 3000 euro di multa.