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Cronaca

Case e locali inutilizzati, dal Comune bando per 13 spazi pubblici

Alcuni sono da ritrutturare, altri da gestire. Per partecipare c'è tempo fino a fine febbraio. Uno degli spazi a fianco di Xm24

 Il Comune di Bologna 'apre le porte' di 13 spazi pubblici vuoti e inutilizzati per metterli a disposizione di attivita' culturali e partecipative svolte dai cittadini. Cinque di questi emergono dalla mappatura svolta dall'amministrazione sui propri spazi in disuso: una delibera approvata dalla Giunta, su proposta dell'assessore Matteo Lepore, li identifica come "adatti per sperimentare percorsi di gestione innovativi e coerenti con i bisogni emersi nei Laboratori di quartiere e nel Laboratorio spazi", in previsione di un avviso pubblico per l'individuazione dei soggetti che potranno usufruirne.

Uno dei cinque immobili è in via Fioravanti 22, lo stesso civico a cui corrisponde il centro Katia Bertasi, proprio di fianco ai locali del centro sociale Xm24 (per cui si sta cercando una nuova sede): la delibera lo inquadra come "spazio dedicato a sperimentare forme collaborative di vicinato nel campo sociale e del welfare di comunità- spiega il Comune in una nota- per rispondere ai bisogni del territorio, come emerso dal Laboratorio Bolognina". Un altro spazio è quello di via Fantoni 21 (ultima collocazione del Link), che sarà dedicato alla "sperimentazione di offerta culturale in ambito artistico e ricreativo per i giovani".

In via Curiel 15/2, invece, si potranno "sperimentare forme di aggregazione di piccole dimensioni, rivolto ad associazioni di promozione sociale, culturale, sportiva e spazio di incontro a disposizione del vicinato e di gruppi informali del quartiere per alimentare socialità orientata alla cultura e allo sport". L'ex Centrale del latte di via Corticella 129, poi, diventa "luogo dedicato a sperimentare forme di attivismo civico e attività artistico-ricreative e culturali".

L’avviso pubblico sarà disponibile nei prossimi giorni nelle pagine dedicate di Iperbole. I progetti dovranno essere presentati entro le ore 12 di giovedì 28 febbraio 2019. Per partecipare è obbligatorio effettuare un sopralluogo in una delle date previste dall’avviso pubblico.

Infine, l'avviso riguarderà anche una porzione di via Pietralata 58-60, nella sede del quartiere Porto-Saragozza, "per forme di aggregazione del terzo settore e gruppi informali, dove sperimentare forme di gestione in connessione con il tessuto sociale associativo di vicinato". Gli immobili saranno dati in uso gratuitamente, ma gli utilizzatori dovranno farsi carico di utenze, spese di gestione e Tari.

Poi ci sono altri otto immobili per cui l'avviso pubblico è stato già approvato: si tratta di spazi "che hanno necessità di interventi anche importanti di riqualificazione", destinati "a soggetti che svolgono attività legate alla cultura, alla creatività e alla promozione della citta'", spiega il Comune. L'elenco comprende: l'ex cabina Enel dei Giardini Margherita; il Serraglio dell'Aposa di viale Panzacchi; una porzione di fabbricato al grezzo in via Zaccherini Alvisi 11; l'ex casa del custode dell'Ippodromo di via Corticella 104; l'edificio di via Irma Bandiera 3/2; l'edificio inagibile di via Andrea Palladio 11; l'edificio Acer di via Zampieri 43; l'edificio Acer di via XXI Aprile 25/2 e via del Partigiano 7A.

La selezione è rivolta ad associazioni, soggetti no profit, imprese e liberi professionisti impegnati in attivita' di carattere culturale, creativo e di promozione della città. Per quanto riguarda gli immobili comunali, viste le "spese ingenti" di recupero, il Comune prevede una durata contrattuale di sei anni, rinnovabili per ulteriori sei, con la possibilità di scontare dal canone il costo documentato della riqualificazione.

Prevista anche la possibilità di prolungare la la concessione fino a 30 anni, se necessario per completare lo scomputo delle spese. "Si conclude la mappatura degli immobili comunali inutilizzati che abbiamo avviato l'estate scorsa", afferma Lepore.

"Dopo vicolo Bolognetti e altri spazi già assegnati- ricorda l'assessore- sono pronti altri 13 immobili che restituiremo alla città per progetti di valore culturale e partecipativo". Inoltre, l'amministrazione ha ricevuto il documento conclusivo del Laboratorio spazi, "che contiene proposte molto innovative e interessanti", afferma Lepore. Il Laboratorio "ha confermato la necessità di una rinnovata politica degli spazi pubblici capace di valorizzare le molteplici forme di civismo e organizzazione autonoma dei cittadini", sottolinea il presidente della Fondazione per linnovazione urbana, Raffaele Laudani.

Per questo "è necessario immaginare un processo di affidamento e di gestione degli immobili trasparente e coerente e la sperimentazione di procedure e modelli di gestione innovativi", aggiunge Laudani. Accanto al percorso sugli spazi, il Comune aggiornerà anche i regolamenti che riguardano la collaborazione con i cittadini sui beni comuni urbani e i rapporti con le Lfa.

Nella discussione del bilancio, su iniziativa dell'assessore Marco Lombardo, la Giunta proporrà un odg per individuare gli ambiti su cui indirizzare prioritariamente il sostegno alle Lfa (150mila euro sul 2019): cultura ed educazione alla cittadinanza; accessibilità e disabilità; partecipazione dei cittadini, cura e rigenerazione dei beni comuni; diritti, legalità e contrasto a ogni forma di discriminazione; servizi di cura alle persone e welfare di comunità. L'odg esplicita infine le indicazioni per modificare la normativa sul terzo settore. Tra queste: valorizzazione della coprogettazione; promozione dell'aggregazione di singole associazioni per la condivisione di spazi; importanza dell'attività di rendicontazione (con bilancio sociale e di missione e la valutazione di impatto territoriale). (Pam/ Dire)

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