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Cronaca

Specializzandi al posto dei medici sulle auto del 118: 'Anche un danno all'Erario'

Il caso arriva all'attenzione anche della Corte dei Conti. Snami: "Potrebbe aver provocato un danno anche all'Erario, perchè l'Ausl risparmiando sui medici non ha pagato tutta una serie di contributi"

Specializzandi in servizio da soli sulle auto del 118, al posto di medici. Questa la denuncia dello Snami, a seuito della quale la Procura aveva aperto un'inchiesta. Ora sul caso indagherà anche la Corte dei conti. Il Sindacato nazionale autonomo medici italiani nei giorni scorsi ha deciso di portare la propria denuncia anche ai pm contabili, perchè verifichino l'eventuale danno erariale. E l'ha già fatto.

"L'abbiamo portato anche alla Corte dei conti perchè oltre agli specializzandi, che vengono utilizzati come medici ma non sono pagati come tali, la questione potrebbe aver provocato un danno anche all'Erario, perchè l'Ausl risparmiando sui medici non ha pagato tutta una serie di contributi", spiega Francesco Biavati, segretario provinciale e regionale Snami.
Dopo i magistrati ordinari, dunque, che hanno aperto un fascicolo conoscitivo e incaricato il Nas di verificare la situazione, ora anche i pm contabili si metteranno al lavoro per chiarire se ci sono irregolarità nell'impiego degli specializzandi sulle auto mediche del 118. Nel frattempo, la questione è arrivata anche all'attenzione del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Nove senatori, infatti, l''altro ieri hanno presentato un'interrogazione per chiedere che Lorenzin verifichi la cosa e intervenga. Nell'interrogazione si parla di "una violazione della legge che andrebbe avanti da oltre 10 anni" e si spiega che lo Snami accusa l'Ausl di Bologna di aver fatto scelte dettate solo da "ragioni economiche" vista "la consistente differenza di retribuzione tra un medico strutturato e uno specializzando in servizio"; si riporta poi anche la difesa dell'azienda sanitaria, che ha chiamato in causa l'accordo con l'Alma Mater.

Sulla base della denuncia dello Snami, i senatori chiedono al ministro "se non ritenga opportuno effettuare controlli per verificare la situazione dei punti di pronto soccorso su tutto il territorio nazionale, al fine di evitare il ripetersi di situazioni simili a quelle rilevate". E auspicano un suo intervento, domandando "quali provvedimenti di propria competenza intenda concretamente adottare al fine di verificare la corretta gestione, da parte delle Regioni, del sistema di emergenza sanitaria territoriale". L'interrogazione è firmata da Ivana Simeoni, Loredana De Petris, Cristina De Pietro e Marino Germano Mastrangeli del gruppo Misto; Laura Puppato del Pd; Elena Fattori e Luigi Gaetti del Movimento 5 stelle; Antonio Fabio Scavone di Gal e Pietro Liuzzi di Fi-Pdl.

(agenzia Dire)

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