Loiano senza luminarie: la novità è 'Speranzalbero', costruito con materiali di scarto

Nessuna luminaria natalizia a Loiano, nè un abete di Natale "ufficiale", ma una novità c'è e si chiama "Speranzalbero": in verità non si tratta proprio di un arbusto, ma, come si legge nel cartello, è stato realizzato riutilizzando rami e sfalci che sarebbero finiti nei cassonetti.

In pratica, ogni cittadini potrà attaccare un messaggio o un biglietto con le speranze per il nuovo anno. L'idea è nata due anni due anni fa nell'ambtio di uno spettacolo di Natale: "Da allora lo speranzalbero diventa l’albero di Natale del Comune e ha come caratteristica di essere fatto con materiale riciclato e riciclabile alla fine delle feste, di non rendere necessario l’abbattimento di nessun albero per la sua realizzazione, e soprattutto di essere il luogo dove bambini, ragazzi, cittadini di ogni età hanno potuto, possono e potranno attaccare i propri desideri, i propri pensieri, le proprie riflessioni, che chissà che così, tutte assieme potranno trovare la forza di realizzarsi" scrive il sindaco Patrizia Carpani sulla pagina Facebook della lista civica "Cittadini in Comune".

Tra i tanti spunta un biglietto: "Caro speranzalbero, non far aprire nuove cave e non far tagliare il bosco". Già nel 2011, la Provincia di Bologna "conferma l’approvvigionamento di ghiaia e sabbia (inerti) provinciale, cioè quello che serve per strade, ristrutturazioni, manutenzioni e costruzioni su tutto il territorio provinciale",chiarisce il sindaco, per non gravare sulle cave di pianura, a maggior rischio, sarebbe più conveniente dunque l’approvvigionamento nei comuni montani. "Nel P.I.A.E 2013 (Piano Infraregionale per le Attività Estrattive) si accoglie la richiesta dell’esercente per l’ampliamento di Cà dei Boschi per 1.656.000 mc, anche in virtù del parere favorevole al suddetto ampliamento della giunta comunale atto 86 novembre 2012. Ora si rende necessaria la zonizzazione e l’adozione della variante del PAE (Piano di Attività Estrattive, quello che abbiamo votato in consiglio)".

Dopo le polemiche suscitate dall'abbattimento degli alberi sugli argini del Savena, in comune di Pianoro, qualche preoccupazione destano i 9 ettari di boschi compresi nella zona di ampliamento: "Questo non significa che da domani mattina verranno abbattuti contemporaneamente 9 ettari di bosco - scrive il sidnaco - AMMETTENDO che le varie autorizzazioni che serviranno, qualora l’esercente richiederà la nuova coltivazione, saranno positive, la durata degli scavi e quindi dell’eventuale abbattimento delle piante avverrà nell’arco di 10/20 anni (con la crisi edilizia è più probabile 20 anni e oltre), con le prescrizioni seguenti: si partirà a lotti, di più o meno 2 ettari l’uno, dei quali non tutti sono boschivi; terminato quel lotto (uno due anni), si inizierà quello successivo ma nel frattempo si dovrà sistemare il precedente reinserendo lo stesso, o maggiore, numero di alberi".

SENZA LUMINARIE. L’addobbo dell’alberone, è la luminaria più caratteristica di Loiano, "è sempre stato realizzata con il contributo economico delle attività produttive del territorio, organizzativo attraverso alcuni volontari e dal contributo del Comune quale fornitore dell’energia elettrica. Non so perché quest’anno quella catena virtuosa che ha sempre provveduto agli addobbi si sia interrotta. Il Comune l’energia elettrica l’aveva messa a disposizione, ma non gli si può chiedere di provvedere all’addobbo dell’albero ai primi di dicembre perché non ci sono più i tempi tecnici per poterlo fare. Affinché si possa fare bisogna pensarci un anno per l’altro, non solo per un problema economico, ma anche tecnico in quanto la scelta della ditta che farà il lavoro deve avvenire attraverso un bando. Io mi chiedo e vi chiedo: è proprio necessario fare un investimento così grande (tra albero e luce attorno ai 4000€) o non possiamo trovare il modo come comunità di riuscire a rendere Loiano bello e luminoso con la nostra creatività che è sempre stata enorme?", conclude Carpani.