Il 52% dei cittadini over 30 del capoluogo emiliano ammette di non fare mai alcun tipo di attività fisica o al massimo in maniera del tutto sporadica (ben al di sopra del 40% riscontrato a livello nazionale).

Emerge dalla nuova indagine dell'Osservatorio Sanità di UniSalute, compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza ed assicurazione sanitaria. Un dato che conferma il quadro stilato a livello nazionale dal Ministero della Salute secondo cui sono circa 13 milioni gli italiani refrattari nei confronti dell'attività fisica (un terzo della popolazione tra i 18 e 69 anni). Infatti, secondo i dati del Ministero, più di tre italiani su dieci sono in sovrappeso e l'11% soffre di obesità.

Per UniSalute più di due bolognesi su tre (69%) credono che siano meno di 10 milioni i connazionali sopra i 18 anni che preferiscono la poltrona al fare regolare attività fisica. Tra coloro che praticano una regolare attività fisica, i felsinei si dividono tra salutisti ed edonisti: il 32% lo fa per sentirsi meglio con se stesso e più sicuro di sé, il 26% per mantenersi in forma, stessa percentuale di chi crede faccia bene alla salute. A Bologna più sensibili al tema dello sport quando si parla di bambini: l'89% ritiene che lo sport per i propri figli sia molto importante in primis per la loro salute, ma anche per capacità di socializzare. Tra coloro che ritengono che lo sport sia importante, uno su quattro (25%) sottolinea come il costo per i corsi sportivi risulti essere sempre meno sostenibile per le famiglie, con il rischio di non poter permettere ai propri figli di fare alcuna attività. E la ginnastica fatta a scuola non è sufficiente. Per il 62% degli intervistati i bambini non fanno abbastanza attività fisica nelle ore scolastiche. Gli sport ritenuti più adatti alla salute dei più piccoli? Il nuoto resta sempre il preferito (89%), sul podio anche atletica leggera (26%) e pallavolo (10%).