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Cronaca

Apre la stagione venatoria: mancano all'appello 400 cacciatori bolognesi

Meno cacciatori anche provenienti da altre region: sono 5.671 i bolognesi che alla data del 15 settembre hanno ritirato il tesserino venatorio. Colpa della crisi?

Il 21 settembre si apre, come di consueto, la caccia alla fauna stanziale. Quest'anno mancano all'appello quasi 400 cacciatori bolognesi e anche gli appassionati provenienti da altre regioni risultano in forte calo. Sono 5.671 i bolognesi che alla data del 15 settembre hanno ritirato il tesserino venatorio, a cui si aggiungono poco più di 2 mila cacciatori provenienti da altre province e da fuori regione (mille e cento gli extra provinciali e altri mille gli extra regionali). Un segno anche questo della crisi economica che sta attraversando il Paese. Regole precise sui tempi di caccia e sui carnieri dal calendario venatorio provinciale.

La Provincia specifica che le specie cacciabili sono lepri, fagiani, pernici rosse, starne, pavoncelle, quaglie, merlo, cesena, tordo bottaccio, tordo sassello, volpi, coniglio selvatico, corvidi. Nei primi 15 giorni l'attività è limitata a giornate fisse (il giovedì e la domenica) e solo al mattino, sino alle 13. Al pomeriggio, e fino al tramonto, la caccia sarà invece riservata ai falconieri, vale a dire coloro (nella provincia di Bologna sono in 7) che al posto del fucile utilizzano falchi addestrati. Per le altre specie, invece, il calendario venatorio, consultabile sul sito www.provincia.bologna.it/cacciapesca , prevede periodi differenziati: ad esempio, per i cinghiali la caccia di selezione è iniziata in aprile e quella collettiva partirà in ottobre, mentre per i caprioli l'attività è partita in giugno e prosegue a periodi alterni fino a metà marzo come pure per gli altri cervidi (cervo e daino).

Sono previsti per tutte le specie limiti ben precisi sul numero di animali che è possibile abbattere da parte di ciascun cacciatore. Di recente la Provincia ha aggiornato inoltre le norme per la caccia nei siti della Rete Natura 2000 (SIC e ZPS) sulla scorta delle Misure specifiche di conservazione redatte dagli Enti gestori dei singoli siti. Vigileranno sul rispetto di tutte le regole la Polizia provinciale e i numerosi volontari autorizzati a svolgere le funzioni di guardie giurate.

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