Messaggi minatori, pedinamenti e tempesta di telefonate: 30enne in arresto
Spirale persecutoria in crescendo. La donna ha così preso coraggio e denunciato lo stalker
Mentre ieri Bologna scendeva in piazza con fiaccole e abiti rossi per dire stop alla violenza sulle donne,le forze dell'ordine intervenivano su un caso di stalker- l'ennesimo - ai danni di una ragazza.
Stalkeraggio in crescendo
Pedinamenti, tempesta di telefonate, giorno e notte. Poi messaggi a raffica , spesso minacciosi. A perseguitare la vittima il suo ex, incapace di accettare la fine del loro rapporto. Situazione che aveva gettato la vittima in un comprensibile stato di ansia e paura. Poi finalmente il coraggio a quattro mani. La decisione di rivolgersi alle forze dell'ordine. E infine l'arresto dell'uomo. Che ora dovrà rispondere di atti persecutori.
Più nel dettaglio, la vicenda sarebbe iniziata a giugno, quando l'uomo, 30enne, incapace di accettare la decisione dell’ex compagna che decide di lasciarlo, inizia a perseguitarla, tempestandola giorno e notte di telefonate e messaggi, anche dal contenuto minatorio o offensivo. Non riuscendo a riallacciare i rapporti - dettagliano i carabinieri - invece di fare un passo indietro, l'uomo inizia a pedinare la ragazza sotto casa e sul luogo di lavoro, provocandole un gravissimo stato di ansia e paura.
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Dal divieto di avvicinamento all'arresto
Preso atto della situazione, l’autorità giudiziaria decide di sottoporre lo stalker a un divieto di avvicinamento e di comunicazione con la persona offesa, ma nonostante questo - rimarcano i militari - il 30enne continua a opprimere la ragazza che, stremata dall’atteggiamento impassibile dell’ex fidanzato che la rivuole a tutti i costi, informa subito i Carabinieri.
A quel punto, la Procura della Repubblica di Bologna, venuta a conoscenza del fatto che l’uomo, non stava rispettando il provvedimento, ha chiesto l’aggravamento della misura cautelare, sostituendo il divieto di avvicinamento e di comunicazione con la persona offesa, con altro provvedimento. La richiesta è stata accolta dal GIP del Tribunale di Bologna. Individuato dai Carabinieri, il 30enne italiano è stato arrestato e tradotto nella sua abitazione, dove è stato sottoposto agli arresti domiciliari.