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Cronaca Zona Universitaria

Stalking, morfina e cloroformio per vendicarsi della donna che lo rifiutò: arrestato usciere dell'Università

Meditava 'vendetta' contro una giovane donna, che aveva rifiutato le sue avances. Bottiglie d'acqua lasciate dalla malcapitata sulla scrivania, riempite di droghe e sostanze tossiche. Le telecamere lo hanno inchiodato

Usciere dell'università di Bologna in manette per la 'vendetta' escogitata contro una giovane donna, che aveva rifiutato le sue avances. Bottiglie d'acqua lasciate dalla malcapitata sulla propria scrivania, erano state "modificate" dall'uomo. Dentro un mix di morfina o cloroformio.

Ad incastrare il dipendente universitario sono state le immagini prodotte da alcune telecamere, installate sul posto, da Procura e carabinieri. Per l'uomo sono stati disposti gli arresti domiciliari, e dovrà rispondere dell'accusa di stalking e tentate lesioni gravi.

La vicenda ha avuto inizio ai primi di dicembre quando la donna, impiegata in un ufficio di segreteria, si è accorta che la bottiglietta d'acqua che era solita lasciare sulla scrivania, anche oltre l'orario di chiusura, era torbida. Visto che non era la prima volta che succedeva ha deciso di portare la bottiglia ai carabinieri: i Nas hanno fatto analizzare il liquido al laboratorio di tossicologia e sono emerse tracce di morfina.
La donna, allora, ha riferito delle volte in cui aveva notato il liquido alterato, aggiungendo che tempo prima aveva trovato una rosa e cioccolatini. Quando, pochi giorni dopo, si è ritrovata un'altra bottiglia con liquido opaco, il pm di turno ha disposto le telecamere, con la collaborazione dell'università.
Il giorno successivo, oltre la chiusura, è stato filmato un uomo, poi riconosciuto come l'usciere, che, dopo aver chiuso la porta, si avvicinava alla bottiglia lasciata dalla vittima e con una siringa iniettava qualcosa: questa volta cloroformio e etere etilico.

La volta successiva i carabinieri che seguivano in diretta la scena, quando lo hanno visto estrarre la siringa, sono intervenuti. Lui si è giustificato dicendo che stava solo controllando che fosse tutto a posto, ma nel suo armadietto sono stati trovate alcune bottigliette e fiale di liquidi da analizzare, siringhe e veleno per topi.

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