rotate-mobile
Cronaca

Palazzo D'Accursio com'era fino al 1943: tornano le statue di Romagnoli

L'11 febbraio via ai lavori per la ricollocazione. Il 21 dicembre 1943 le parti in marmo furono distrutte dai fascisti e i bronzi furono messi al sicuro

Il 21 dicembre 1943 le parti in marmo del monumento furono distrutte dai fascisti in base all’ordinanza della Repubblica di Salò in cui veniva disposto “che tutte le intestazioni, indicazioni o insegne, comunque riferentesi alla ex casa regnante o ai suoi componenti dovranno essere eliminate o sostituite con altre di indole repubblicana”. I due bronzi superstiti furono collocati presso la Villa delle Rose nel 1945, e depositati successivamente nel cortile dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.

Giuseppe Romagnoli

Giuseppe Romagnoli nasce a Bologna il 14 dicembre 1872 e si forma presso il Collegio Artistico Venturoli seguendo gli insegnamenti di Luigi Serra e del decoratore Alfredo Tartarini; nel proseguire gli studi si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bologna e frequenta i corsi di Enrico Barbieri, specializzandosi in particolare nella scultura e nella medaglistica. E’ negli ultimi due anni del XIX secolo che Romagnoli entra in contatto e collabora con Aemilia Ars su invito dello stesso Alfonso Rubbiani e contemporaneamente inizia a ottenere i primi
riconoscimenti, partecipando assiduamente alla Biennale d’Arte di Venezia e alle Esposizioni generali.

Nei primi anni del ‘900 lavora a Bologna realizzando diverse opere funerarie (nel cimitero della Certosa, ad esempio, la cella Salterelli, la tomba Guizzardi e la cella Albertoni), religiose (il busto in terracotta di San Tommaso nella basilica di San Francesco) e civili (diversi busti celebrativi collocati nei palazzi pubblici cittadini).
Negli anni successivi Romagnoli si trasferisce a Roma, dove collabora con Ettore Xiemenes e Giulio Aristide Sartorio, realizzando importantissime commissioni sia nel campo della scultura che in quello della numismatica. Dal 1909 al 1954, Romagnoli diresse la scuola di medaglia dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, per il quale, dal 1918 fino al pensionamento, realizzò tutti i modelli per le monete del Regno d’Italia, dell’Impero e della
Repubblica Italiana. 

La realizzazione dei bronzi ora restaurati può inserirsi a cavallo tra la fase bolognese dell’attività di Romagnoli e quella romana. 

Francesco Amante

Nato a Bologna il 19/11/1947, è un imprenditore conosciuto a livello internazionale, grande appassionato di arte e motori, che da sempre sostiene attività culturali di grande livello.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Palazzo D'Accursio com'era fino al 1943: tornano le statue di Romagnoli

BolognaToday è in caricamento