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Cronaca Stazione Centrale

Sicurezza e anti abusivismo, alla stazione di Bologna tornelli in arrivo

Si avverte: "Renderanno la stazione più pesante da vivere", perchè si passerà ad un modello di scalo "completamente chiuso", dopo che la stazione è stata concepita "come una piazza, aperta". Intanto Rfi sollecita: "Più collaborazione da parte dei vigili urbani"

Come su alcune linee dei bus, anche alla stazione ferroviaria di Bologna potrebbero arrivare i tornelli, con l'obiettivo di impedire gli accessi "sgraditi" e migliorare la sicurezza. La soluzione è già allo studio e una valutazione da parte di Rfi potrebbe arrivare entro fine anno. Lo riferisce Eugenio Fedeli, direttore territoriale produzione Rfi di Bologna, nel corso di una commissione che si è svolta stamattina in Comune.

Lo studio sull'installazione dei tornelli è iniziato in agosto e, principalmente, "stiamo cercando di individuare quale può essere il confine" da delimitare, spiega Fedeli, anche tenendo conto delle esigenze legate alla fretta dei viaggiatori e alla necessità di garantire le opportune vie di fuga. "Entro fine anno avremo un'indicazione su qual potrebbe essere la soluzione", aggiunge il manager, che però avverte: i tornelli "renderanno la stazione più pesante da vivere", perchè si passerà ad un modello di scalo "completamente chiuso", come quello inglese e quello degli aeroporti, dopo che la stazione di Bologna è stata sempre concepita "come una piazza, aperta".

In Italia non sarebbe il primo caso, ricorda Fedeli: i tornelli sono già attivi a Milano, si sta lavorando in questa direzione anche a Roma mentre a Firenze, per il momento, il sistema di filtraggio è affidato a transenne e operatori. Sistemi adottati per impedire gli accessi indesiderati, a cominciare dai facchini abusivi con cui spesso si trovano a che fare i viaggiatori.

SCUREZZA E ANTI-ABUSIVISMO, LE MISURE ADOTTATE. In attesa della decisione sui tornelli, "Rfi è '' impegnata da diversi mesi in un'attività di contrasto", sottolinea Fedeli, trattandosi di una "situazione annosa". Di recente, ad esempio, è partita "un'attività di contrasto attivo grazie alla collabrazione con la Polfer", spiega il manager: gli agenti che pattugliano i sottopassi e i binari, infatti, vengono affiancati dal personale dei servizi di protezione aziendale, con otto operatori che si avvicendano su un doppio turno durante la giornata. In termini di "controllo e dissuasione", poi, opera anche il personale di assistenza alla clientela. Si aggiunge, infine, la vigilanza delle guardie giurate ingaggiate da Grandi stazioni. Un contributo ulteriore arriva dalla "deterrenza" prodotta dalla riqualificazione dei sottopassi, segnala poi Fedeli, che sta "migliorando l'accessibilità ai binari e rendendo la stazione più bella": le nuove scale mobili, per fare un esempio, tolgono opportunità di intervento ai facchini abusivi. Dunque, "il nostro impegno è massimo nel cercare di arginare il fenomeno, ma è chiaro che è un fenomeno di ordine pubblico- mette in chiaro Fedeli- che afferisce di più alla sfera degli organi di polizia". Uno sforzo in più, però, Rfi lo chiede anche al Comune.

Ad oggi, ad esempio, la Polizia municipale "in stazione non entra", afferma Fedeli. Tanto che, in occasione dell'apertura del kiss and ride, c'è stato un "confronto acceso" con i vigili, riferisce sempre il manager: "Avevamo richiesto l'intervento della Municipale in caso di sinistro, ma ci è stato negato". Su questi temi, "magari ci potrebbe essere un pò di collaborazione in più", manda a dire il dirigente di Rfi.
Se non all'interno della stazione, i vigili potrebbero esserci di più quantomeno su piazza delle Medaglie d'oro: "E' una zona su cui potrebbe essere aumentata la presenza della Municipale", suggerisce Fedeli. Sicurezza a parte, poi, sul lato di via Carracci "non ci aiuta la soluzione adottata per la circolazione stradale", continua il manager: "Non è consentita la sosta davanti all'ingresso" perchè c'è il kiss and ride, ma questa "è una cosa poco conosciuta anche perchè le indicazioni stradali per raggiungere la rampa di Fioravanti non sono state messe, nonostante abbiamo sollecitato più volte l'amministrazione comunale".

Buone notizie per Rfi, invece, arrivano dal rapporto di collaborazione con la magistratura. Il tema, in questo caso, riguarda di nuovo i facchini abusivi: questi, infatti, spesso bloccano le scale mobili ("E' una cosa di cui ci siamo resi conto", conferma Fedeli) e così l'azienda si è rivolta alla Procura per capire come frenare questa abitudine. "Insiema alla Procura si è definita la possibilità di sporgere denuncia per interruzione di pubblico servizio", riferisce il manager: il parere di via Garibaldi è arrivato la scorsa settimana e ora "ci stiamo attrezzando", conclude Fedeli.

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