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Cronaca

Strage 2 agosto, desecretazione documenti. Familiari vittime: "Vogliamo vedere come... Non sia solo operazione di facciata"

Così il presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime della strage alla stazione commenta la direttiva per declassificare atti che riguardano l'organizzazione Gladio e la Loggia massonica P2

Il premier Mario Draghi in occasione del 41° anniversario della strage di Bologna ieri ha siglato una nuova direttiva per declassificare atti che riguardano l'organizzazione Gladio e la Loggia massonica P2, andando così ad allargare lo spettro d'azione della precedente direttiva del 2014,  firmata da Matteo Renzi, con riferimento ai documenti relativi alle stragi di piazza Fontana, Gioia Tauro, Peteano, questura di Milano, piazza della Loggia, Italicus, Ustica, stazione di Bologna e Rapido 904. Una notizia accolta positivamente, ma guardinga dai parenti delle vittime.

"In sé è positiva. Ora però vogliamo vedere cosa desecretano e come...". Così Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione dei familiari delle vittime del 2 agosto 1980, nel commentare lanovità. "Prima di tutto fa stupore- premette Bolognesi, parlando alla 'Dire'- perché dicevano che su Gladio e P2 avevano desecretato tutto. Evidentemente non era così e anche io sapevo bene, dalla mia esperienza, che non era tutto". A questo si aggiunge il fatto che, con la precedente desecretazione, "abbiamo ricevuto lettere e documenti con date, luoghi, nomi e parti intere cancellate- ricorda Bolognesi- dal punto di vista di arrivare ad avere cose segrete integre e intere, la direttiva Renzi non è stato un successo. E' stata molto parziale e non è servita". Quindi, insiste il presidente dell'associazione dei familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna, con questa direttiva "ci danno i nomi o fanno come le altre volte? Arriviamo al dunque. Perché se poi lasciano la desecretazione in mano ai soliti elementi imbarcati con la P2 o con i servizi segreti 'strani'... Insomma, se non ci guardano bene, rischia che sia solo un'operazione di facciata".

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Ieri però per i parenti delle vittime della strage alal stazione è stata soprattutto la giornata dell'emozione, in particolare per il Nettuno d'Oro conferito all'associazione e ricevuto dalle mani del sindaco Virginio Merola. "In assemblea erano tutti molto emozionati- aveva detto a caldo Bolognesi- è la più alta onoreficenza del Comune di Bologna ed è una bellissima cosa. Spero che sia piaciuto anche a tutta la città, mi ha fatto piacere sentire commenti positivi anche da parte di molti che hanno prospettive politiche differenti".  

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