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Cronaca

Celebrazioni 2 agosto, ministro Bonafede: "Negligenza decennale dello Stato"

Gli interventi durante la cerimonia in memoria della strage, alla presenza di Autorità, cittadini e parenti delle vittime. Tra loro anche Horst Mader, tornato a Bologna per la prima volta dopo aver perso moglie e figli nell'inferno del 2 agosto 1980

39 anni fa Bologna e l'Italia intera vivevano una delle sue pagine più dolorose. Una bomba alla stazione centrale felsinea seminò morte e distruzione. Era il 2 agosto 1980. 39 anni dopo, la ferita ancora sanguina. La verità ancora viene invocata.

Oggi la giornata di memoria all'ombra delle Due Torri ha avuto inizio con la commemorazione nella sede del Comune di Bologna, dove sono intervenute autorità, parenti delle vittime e citttadini.

Strage 2 agosto, il ministro della Giustizia alla cerimonia: stoccata alla Stato

Così come "Quelle lancette immobili da 39 anni segnano il tempo della memoria. Lo Stato deve ringraziare ogni giorno chi tiene accesa la speranza, e deve assumersi la responsabilita' di tutte le volte che non e' stato capace di squarciare il velo del silenzio e dell'oblio. Piu' volte sono stato ringraziato per la mia presenza qui, ma la mia presenza qui e' doverosa e non e' niente di speciale. È speciale invece il fatto che voi mi permettiate di essere qui nonostante la negligenza decennale dello Stato rispetto alla strage che ha colpito i vostri cari". Lo scandisce il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, nel corso del suo intervento alla cerimonia in Consiglio comunale a Bologna che ricorda la strage del 2 agosto 1980, in presenza dell'associazione dei famigliari delle vittime e di tutte le autorita', compresa la vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni. "Oggi- continua Bonafede- sono qui a ricordare e condividere quel dolore che in questo giorno si continua a vivere nella stessa intensita': quei momenti hanno spezzato la vita delle vittime e segnato per sempre quella dei propri cari. Lo Stato deve ringraziare ogni giorno chi tiene accesa la speranza di conoscere la verita' e di fare giustizia".

Torna a Bologna per la prima volta dopo aver perso moglie e figli nella strage

 "Vedo volti nuovi e questo mi fa piacere". Cosi' il sindaco di Bologna, Virginio Merola, accoglie nell'aula del Consiglio comunale i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, nel giorno del 39esimo anniversario dell'attentato che provoco' 85 morti e oltre 200 feriti. E' vero che aumentano i parenti che il 2 agosto arrivano in citta', sottolinea Merola riprendendo quanto affermato nei giorni scorsi dal presidente dell'Associazione dei familiari, Paolo Bolognesi: questo "da' a tutti noi la forza di continuare a chiedere verita' e giustizia".

Tra questi c'è anche Horst Mader, quel giorno Mader era in stazione, perse la moglie e due figli ma riusci' a salvare un terzo figlio. È la prima volta che torna a Bologna. "Non conta piu' solo la mia famiglia, ma le famiglie delle 85 vittime innocenti che hanno perso la vita". Così ha detto, tra le lacrime, in Comune.

39° anniversario della Strage alla stazione di Bologna

Mattarella: "Grazie ad Associazione familiari per impegno"

"Rinnovo il ringraziamento all’Associazione tra i familiari delle vittime della strage, che continua nel proprio impegno di tener viva la memoria e promuovere, al tempo stesso, quelle energie civili, che tanto hanno contribuito alla affermazione dei principi di giustizia, in un impegno comune tra le istituzioni della Repubblica, la comunità di Bologna, l’intera società italiana". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 39esimo anniversario della strage di Bologna. 

Strage alla stazione di Bologna, Bonaccini: "Lotta a oblio"

Prende la parola anche il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, alla cerimonia per il 39esimo anniversario della strage del 2 agosto. Nella sala del Consiglio comunale di Bologna il governatore ha preso la parola questa mattina dopo il presidente dell'associazione dei famigliari delle vittime Paolo Bolognesi, sottolineando l'importanza dei due processi in corso (quello sull'ex Nar Cavallini e quello della Procura generale sui mandanti) sulla bomba del 2 agosto 1980: "Speriamo possano portare al tassello piu' importante, quello dei mandanti". "Solo individuando le responsabilita' ultime di quei fatti che hanno insanguinato la nostra terra- ha detto Bonaccini nel suo intervento- potremo rendere davvero giustizia agli 85 morti, ai 200 feriti e alle loro famiglie. Fino ad allora continueremo il nostro impegno al fianco dell'associazione delle vittime". Per Bonaccini occorre "combattere l'oblio e l'indifferenza", un "dovere morale e civile che deve vederci uniti, fuori dalle divisioni politiche".

Depistaggi 2 agosto: "Ancora pista palestinese per intralciare indagini e confondere l'opinione pubblica"

I depistaggi sulla strage del 2 agosto 1980 a Bologna non sono mai finiti. Ma, assicura il presidente dell'associazione dei familiari delle vittime, Paolo Bolognesi, non saranno tollerati, da qualsiasi parte provengano, anche da sinistra. "Di nuovo viene tirata in ballo la pista palestinese per intralciare indagini e confondere l'opinione pubblica. Vuol dire che quelli che hanno intralciato la verita' sono ancora attivi e in campo", avverte Bolognesi parlando alla cerimonia di commemorazione a Palazzo D'Accursio. "È normale che lo facciano gli avvocati degli imputati, ma quando si cimenta in questa operazione gente che si dice di sinistra, ecco, sappiate che non guarderemo in faccia a nessuno e andremo avanti per la nostra strada, faremo in modo che nostri avvocati perseguano questi personaggi, di qualsiasi partito siano", avverte Bolognesi, che sembra anche fare riferimento alle parole dell'ex deputato del Pd, Gero Grassi, sugli della commissione Moro. "Noi non abbiamo nessuna remora a che vengano desecretati gli atti, ma deve essere fatto in modo globale partendo da piazza Fontana, non separatamente, perche' potrebbe essere un altro modo per depistare. La visione deve essere complessiva, perche' una visione parziale non e' utile", puntualizza il presidente dell'associazione, che ricorda di aver visionati lui stesso i documenti secretati. Negli atti della commissione Moro, scandisce, "non c'e' nulla che possa fare riferimento a Ustica o Bologna. Questo bailamme sulla pista palestinese e' la ricerca di deviare l'opinione pubblica dall'indagine sui mandanti, ma la verita' sui mandanti non deve essere appannaggio solo dell'associazione, ma anche delle istituzioni", ammonisce Bolognesi.

L'intervista a Bolognesi, presidente associazione parenti delle vittime: "Stragi tutte collegate"

Strage 2 agosto, Meola: "Non ci faremo depistare"

Il sindaco di Bologna  dal palco davanti la stazione, allestito per le celebrazioni., ha promesso: "Non ci faremo depistare.. non sappiamo ancora i nomi dei mandanti ma  siamo attenti alla nuova indagine aperta dalla Procura generale di Bologna. Sappiamo che la ferita dello stragismo fascista rimarra' aperta- sottolinea il sindaco- ma sara' lenita quando chi ha voluto la strage sara' assicurato alla giustizia".
Merola, in sintonia con le parole usate dal presidente dei famigliari delle vittime Paolo Bolognesi, respinge i tentativi di riaprire il discorso sulla matrice della strage: "non ci faremo depistare", promette. "Gli autori materiali- ricorda- sono stati riconosciuti con sentenza definitiva".
 
 


 

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