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Cronaca Centro Storico / Piazza Maggiore

Strage Parigi, Bologna solidale: fiaccolata e flash mob 'Je suis Charlie'

Mobilitazioni nel cuore della città felsinea. Scendono in piazza studenti, sindacati, giornalisti e associazioni: "Ancora una volta viene duramente colpito il diritto all'informazione, alla libertà di espressione e di pensiero che stanno alla base della democrazia"

Mentre Parigi, e non solo, sono sotto choc per l'attacco terroristico che ha provocato 12 morti nella redazione del settimanale satirico 'Charlie Hebdo', Bologna si mobilita in segno di solidarietà.

Gli studenti degli istituti felsinei lo faranno attraverso un flash-mob, organizzato per il prossimo sabato, alle ore 15.30 in piazza Maggiore, sotto l'insegna 'Je suis Charlie'.
"Riteniamo necessario esprimere la nostra solidarietà contro questo episodio di repressione violenta della libertà di stampa e di espressione.Pertanto ci sembra doveroso organizzare un flashmob ispirato a quello dei giornalisti parigini a piazza de la République,tutti con delle matite in mano, per dimostrare l'importanza delle parole,della circolazione di idee diverse e la nostra indignazione per questo gesto di violenza"; raccontano i rappresentanti di istituto di tutte le scuole felsineo in una nota congiunta. La mobilitazione sarà anche  "l'occasione per ricordare i duemila morti per mano delle milizie nigeriane di Boko Haram". Il flash-mob, invitano gli studenti, "è aperto a tutti quelli che - singoli, associazioni, collettivi -  si riconoscano in questa manifestazione."

Si uniscono al coro FNSI-ASER Emilia-Romagna, Cgil, Cisl, Uil, Anpi, Arci, Libera, Comunità Islamica di Bologna, Assopace Palestina,  Emergency Bologna, Forum del Terzo Settore di Bologna, ch per oggi - venerdì 9 gennaio, hanno organizzato un presidio con  fiaccolata in piazza Nettuno (ore 17.30) "per esprimere tutti insieme la nostra forte solidarietà alle vittime dell'attentato terroristico, contro ogni forma di violenza, per la libertà' di informazione, per la pace e la convivenza fra i popoli".

"Ancora una volta - spiegano i promotori -viene duramente colpito il diritto all' informazione, alla libertà di espressione e di pensiero che stanno alla base della democrazia e del modello culturale, politico e sociale europeo. In questo attentato hanno, tra gli altri, perso la vita alcuni noti giornalisti e disegnatori che hanno fatto della tolleranza e dell'integrazione tra culture e tra i popoli la base della loro attività artistica e professionale. Proprio questi principi, che sono anche i nostri, sono stati barbaramente colpiti con una azione terroristica sanguinosa che condanniamo e respingiamo duramente. Viene di nuovo proposta una idea di scontro e di conflitto frontale,  nemica proprio di tutte quelle confessioni religiose che, in maniera arrogante e violenta, gli autori del gesto terroristico pretendono di rappresentare".

Ciò che è accaduto "ci riconsegna la necessità di far sì che l'Europa - chiosano i promotori della fiaccolata - esca dal silenzio e dalla colpevole rimozione di attenzione dell'ultimo periodo su tutti questi temi. L'aumento esponenziale della conflittualità e la diffusione di crisi endemiche nell'area del Mediterraneo e dell'intero Medio Oriente, a partire dallo storico conflitto mai risolto tra Israele e Palestina che continua a rimanere uno dei nodi sui quali bisogna continuare ad alzare la voce per una giusta ed equa soluzione, devono far sì che questi temi tornino al centro di una precisa agenda politica".

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