Strage di Ustica, Giovanardi: 'Il vero mistero di Ustica è questo accanimento ideologico'
Mentre il Paese oggi ricorda le 81 vittime e in tanti sono ancora alla ricerca della verità, compreso il Presidente Napolitano che incita le istituzioni a 'spazzare via ombre inquietanti', per il senatore pdl nessun mistero, fu una bomba messa a bordo a causare l'esplosione
Oggi XXXIII anniversario della strage di Ustica, i parenti delle vittime e il Paese intero ricorda il terribile episodio e in molti ancora si interroga sulle vere cause che portarono il DC9 a squarciarsi in volo. Torna anche l'appello del Presidente Giorgio Napolitano, che parla di 'ombre inquietanti', che aleggiano intorno al fatto e incita le 'istituzioni a fare luce.
C'è invece chi sostiene non vi siano verità recondite da cercare. E' la tesi da sempre sostenuta e oggi replicata del senatore Pdl Carlo Giovanardi. "Dopo 33 anni - tuona il pidiellino - si continua a negare l'evidenza sulla tragedia di Ustica continuando ad alimentare l'immaginario collettivo con fantasiose storie di battaglie aeree e tradimenti dei militari italiani e governi alleati, mentre non si vuole scoprire chi e perché collocò la bomba a bordo che provocò l'esplosione dell'aereo, così come ampiamente provato dalle commissioni tecniche di indagine".
Giovanardi si appella alla sentenza della Cassazione penale, "passata in giudicato, che ridicolizzava l'ipotesi del missile, successivamente contraddetta da una sentenza di Cassazione civile di cui l'Avvocatura di Stato chiede oggi la revoca 'per errore di fatto', che si è scoperto avere come origine una decisione di primo grado assunta da un avvocato, giudice onorario aggiunto. Il vero mistero di Ustica è questo: l'accanimento ideologico verso amici ed alleati e la totale indifferenza verso il ruolo della Libia, che in altri casi venne costretta dalla comunità internazionale ad ammettere la sua diretta responsabilità per aerei esplosi in volo a causa di bombe collocate a bordo da uomini dei servizi di quel paese".
