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Cronaca

Nuovi studi sulla strage di Ustica alla Federico II di Napoli: 'Il Dc-9 fu colpito da un missile'

Dopo 34 anni, si torna sulla strage di Ustica. Questa volta a parlare sono le "carte" del Dipartimento di ingegneria aerospaziale dell'Università di Napoli

Dopo 34 anni, si torna sulla strage di Ustica. Questa volta a parlare sono le "carte" del Dipartimento di ingegneria aerospaziale dell'Università di Napoli, consegnate ai legali dei familiari di alcune vittime.

Una traccia radar che per anni è stata interpretata come i rottami del Dc-9 Itavia: lo studio riporta l'ipotesi che l'aereo possa essere precipitato in mare integro, anche se la fusoliera è stata effettivamente squarciata da un "oggetto non identificato". Gli ingegneri napoletani, attraverso un sofisticato software, hanno ricostruito la "sorte" dell'aereo, dal momento in cui viene colpito fino a quando precipita in mare.

Gli esperti dunque sostengono che fu un missile ad abbattere l'aereo, come da conclusioni del giudice Rosario Priore.

SENTENZA DELLA CASSAZIONE. A ottobre 2013, la Corte di Cassazione si pronunciò sul "depistaggio" come "definitivamente accertato". La tesi "del missile sparato da aereo ignoto", quale causa dell'abbattimento del DC9 Itavia partito da Bologna e diretto a Palermo, caduto al largo di Ustica il 27 giugno 1980, risulta "oramai consacrata" anche "nella giurisprudenza" della Cassazione. Lo sottolineò la stessa Suprema Corte accogliendo il ricorso dell'erede del patron della compagnia area Itavia (GUARDA IL VIDEO)

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