rotate-mobile
Cronaca

Strage di Bologna e crisi governo: salta la legge, beffa per familiari vittime

Stava per arrivare in porto la legge che avrebbe dovut riformare il regime dei risarcimenti ai fimiliari delle vittime per le stragi. Ora l'iter dovrà ripartire da capo

Proprio quand'era in vista del traguardo, si ferma la corsa della legge di 'riforma' dei diritti riconosciuti alle vittime del terrorismo. Una doccia fredda in vista dell'imminente 2 agosto, giorno in cui a Bologna si ricorda la strage che nel 1980 fece 85 morti e 200 feriti; e dove la questione dei risarcimenti, dei benefici contributivi e degli indennizzi è sentitissima e spesso vissuta come ferita ancora aperta. Ma la caduta del Governo Draghi taglia le gambe all'iniziativa bipartisan -c'era l'accordo di tutti i gruppi- che aveva il dichiarato obiettivo di essere approvata "entro la fine della legislatura".

Questa infatti era l'ambizione espressa dai proponenti (Andrea De Maria, del Pd, Giulia Sarti, del M5s e Andrea Orsini, di Forza Italia) che la presentarono alla Camera il 6 maggio del 2021, chiedendo appunto un "iter parlamentare rapido per poter arrivare all'approvazione entro la fine della legislatura". De Maria parlò di "dovere morale" per sottolineare l'importanza di questo provvedimento che il 10 giugno di un anno fa iniziò il suo cammino in commissione. Dove oggi si ferma: con la caduta del Governo decadono le proposte di legge di iniziativa parlamentare. E davvero, in questo caso, si era in vista del traguardo.

"C'era l'accordo di tutti i gruppi parlamentari su questa iniziativa, avevamo trovato la quadra con le altre forze politiche in commissione sugli emendamenti e con il Governo (sottosegretario Ivan Scalfarotto, ndr) stavamo lavorando al parere del Governo; c'era un sostegno diretto della Presidenza del consiglio", racconta alla 'Dire' lo stesso De Maria. Insomma, "c'erano ottime possibilità di approvare tutto entro fine legislatura: in autunno si chiudeva l'iter, con l'accordo di tutti si sarebbe andati in aula e in un giorno si votava".

Risarcimenti parenti vittime stragi: cosa prevedeva la riforma

Alla presentazione della proposta di legge c'erano anche Federico Fornaro (Leu), Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione familiari delle vittime della strage del 2 agosto e dell'Unione familiari vittime per stragi, e Roberto Carlo Della Rocca, presidente dell'Associazione italiana vittime del terrorismo (Aviter). La proposta si sviluppava in sei articoli che prevedono di uniformare la platea dei beneficiari semplificando le procedure per la concessione dei benefici; dare piena attuazione alla rivalutazione dei trattamenti economici; uniformare i criteri di valutazione attraverso il riconoscimento del danno biologico e morale per gli invalidi a causa di attentati avvenuti e valutati successivamente alla data del 26 agosto 2004; estendere a tutte le vittime italiane civili di attentati compiuti all'estero e ai loro familiari i benefici previsti per le vittime dell'attentato terroristico di Dacca del 1 luglio 2016. In commissione poi fu accolta la proposta di Gianni Tonelli (lega) di inserire anche le vittime del dovere. E ora? Ora si riparte da zero, volendo. "Per me- dice De Maria- è una priorità per la prossima legislatura che può ripartire dal fatto che tutti i gruppi erano d'accordo. E' una legge che risolve problemi di anni", superando la 204 del 2006 più volte criticata e malvissuta dai parenti delle vittime, andando appunto ad 'aggiustare' il nodo risarcimenti; un tema spesso beffa per i familiari che, in occasione di più finanziarie, hanno visto sparire i fondi promessi per chiudere varie partite. "Non voglio fare polemiche su questi temi. C'è una proposta pronta, un lavoro fatto, giunto alla stesura pressochè definitiva con l'accordo di tutti e il sostegno della presidenza del Consiglio. Nella prossima legislatura ci sono le condizioni per riprendere rapidamente il cammino e arrivare all'approvazione", confida De Maria. (Mac/ Dire)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Strage di Bologna e crisi governo: salta la legge, beffa per familiari vittime

BolognaToday è in caricamento