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Cronaca Centro Storico / Via Castiglione, 8

Parte Street Art, la mostra che ha irritato Blu. Roversi: "Qui nessuno ci guadagna una lira"

Taglio del nastro per la tanto discussa mostra a Palazzo Pepoli. L'assessore alla Cultura Conte sul caso Blu: "Bologna si è svegliata più ricca". Per Roversi, il 'dibattito sull'artista e la street art ha portato Bologna al centro della riflessione culturale'

"Il dibattito sull'artista Blu e sulla street-art ha portato Bologna al centro di una riflessione di tipo culturale e questo non può che essere positivo, soprattutto perchè la questione è diventata di portata internazionale": questa è l'opinione generale dei relatori che hanno inaugurato questa mattina la mostra "Street Art - Banksy & Co" e la carta con cui hanno respinto le accuse di aver snaturalizzato un'espressione artistica propria della strada per chiuderla in un museo.

A tagliare il nastro dell'esposizione a Palazzo Pepoli, oltre a Fabio Roversi Monaco, anche Leone Sibani (presidente Carisbo), l'assessore alla cultura del Comune di Bologna Davide Conte e i curatori Luca Ciancabilla, Christian Omodeo e Sean Corcoran (del City Museum di New York). Da domani dunque la mostra sarà aperta al pubblico, mentre almeno per questa mattina (sono previste contestazioni a cavallo del verissage di questo pomeriggio: "Partecipa all’evento per non partecipare alla Street Art - Banksy & Co") non ci sono stati disordini nè azioni da parte di chi ha manifestato l'intenzione di boicottare l'evento. Le forze dell'ordine hanno comunque presidiato il portone del Palazzo di via Castiglione numero 8. 

"Tutto quello che è stato detto e scritto in questi giorni è il segno di come questo tipo di dibattito attragga un'attenzione non banale e che attraversa diversi strati sociali - ha esordito Fabio Roversi Monaco, presidente di Genus Bononiae - Bologna è al centro di una questione culturale che non ha bisogno di paladini nè per l'una nè per l'altra parte, ma l'obiettivo comune di preservare il bene che di volta in volta viene considerato. Fino a poco tempo fa non conoscevo questa forma d'arte, anzi avevo alcune fobie sul graffitismo, e ho avuto il coraggio di crederci arrivando oggi a questo risultato". 

Anteprima della mostra sulla "Street Art"

lle polemiche sull'asportazione delle opere esposte dai muri su cui sono nate Roversi Monaco è stato chiaro: "Intanto qui nessuno ci guadagna una lira - ha ribadito anche davanti alle telecamere - e poi questi murales sono stati 'salvati' da edifici privati che stavano o stanno per essere demoliti. Tali opere non erano fra l'altro visibili dalla strada, fatta eccezione per una. Naturalmente ci è stato dato il permesso delle proprietà e abbiamo agito in totale sicurezza collaborando con il Comune, al quale abbiamo chiesto i permessi necessari per il distacco dei graffiti". Il presidente di Genus Bononiae ha poi specificato che l'associazione senza fini di lucro nata intorno a questo progetto diventerà presto una Onlus, mentre gli incassi serviranno a incrementare le attività dell'associazione e 'invitare' a nuove mostre. 

La parola è stata data anche all'assessore alla Cultura Davide Conte, in rappresentanza del Comune: "Oggi Bologna è anche su Le Monde proprio per il dibattito sulla street-art e l'essere al centro di una questione culturale di portata internazionale sull'arte pubblica e sulla sua fruizione non può che arricchire la nostra città. Noi i muri li salviamo e non li distruggiamo. Sabato mattina Bologna (la cancellazione delle opere di Blu ndr) si è svegliata più ricca". Ma cosa farà Palazzo D'Accursio per questo tipo di espressione d'arte? "Continuerà a occuparsi di questo dibattito che per la città non è affatto nuovo (e lo ha fatto per prima in Italia) mentre adesso ci fermeremo un attimo per riflettere su come poter portare delle innovazioni". 

Ma cosa ne sarà delle opere esposte a Palazzo Pepoli una volta chiusa la mostra? A rispondere è Fabio Roversi Monaco: "Verranno ospitate da un quartiere-mostra e messe a disposizione e prestate a chi le vorrà". E in ultima battuta fa riferimento a possibili finanziamenti del Comune. 

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