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Libro sulla prostituzione e incontro patrocinato dal Comune: è polemica

E' polemica sul dibattito sul libro di Rachel Moran dal titolo "Stupro a pagamento, la verità sulla prostituzione", in programma per il 19 novembre a Palazzo D'Accursio

E' polemica su un incontro sulla prostituzione organizzato con il patrocinio di Comune di Bologna e Regione Emilia-Romagna. Si tratta di un dibattito sul libro di Rachel Moran dal titolo "Stupro a pagamento, la verità sulla prostituzione", in programma per il 19 novembre a Palazzo D'Accursio. Ad aprirlo ci saranno la presidente dell'Assemblea legislativa regionale, Simonetta Saliera, e il consigliere di fiducia sulla legalità del sindaco Virginio Merola, Giulia Di Girolamo.

Si indigna il presidente del Cassero, Vincenzo Branà, non perchè l'autrice "si oppone a ogni forma di regolamentazione o legalizzazione" del fenomeno, ma per presunti collegamenti con la vicenda delle suore anti-prostituzione irlandesi, note in Italia soprattutto per il film "Magdalene". "Io ho rispetto per la storia e le idee di Rachel Moran ma, nel contempo- scrive Branà in un post- vivo con terrore la strategia politica di cui il suo libro e' strumento. E soprattutto mi indigna che Comune e Regione, con leggerezza, abbiano aperto le proprie porte a quella linea di pensiero, senza aprire un vero dibattito sul sex work, anzi escludendo tutte le donne che nella nostra citta' si sono impegnate sul tema e includendo una sola persona bolognese, un maschio, proveniente da un'associazione confessionale", cioe' Nicola Pirani dell'associazione Giovanni XXIII. "Mi piacerebbe inoltre che a Rachel Moran- prosegue il leader del Cassero- venisse chiesto di esprimere una posizione chiara sulle Magdalene Laundries e sulle suore che le gestivano, e che oggi operano dentro Ruhama", l'associazione legata a quegli ordini religiosi. "Ne guadagnerebbe, io credo, la sua stessa credibilita'".

Infine, conclude Branà, "mi piacerebbe che Comune e Regione organizzassero un convegno serio sul tema della prostituzione, che partisse dalle esperienze e dalle soggettivita' che operano a Bologna, capace di censire tutti i punti di vista. Perche' le istituzioni sono di tutti".

Si mobilita anche Coalizione Civica, con la consigliera comunale Emily Clancy. "Il tema- dice- e' molto serio e andrebbe trattato altrettanto seriamente. Spero si possa cogliere la tua sollecitazione e restituire alla citta' una visione meno manichea di un tema cosi' delicato, una visione che valorizzi maggiormente il lavoro fatto, anche sul nostro territorio, sul sex work". All'incontro ci sara' anche Giuseppe Paruolo, come primo firmatario di una risoluzione firmata nei mesi scorsi da quasi tutto il gruppo Pd in Regione e approvata in assemblea che chiede l'applicazione del modello 'nordico' di punibilita' per i clienti delle prostitute. In sala ci sara' anche la senatrice Caterina Bini, senatrice Pd che nella scorsa legislatura aveva provato a imboccare la stessa strada con un progetto di legge. (agenzia Dire)
 

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