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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico

'Lo studente paura non ne ha': si torna in piazza il 27 novembre

Continuano a protestare gli studenti medi che chiedono ascolto alla provincia e alla direzione scolastica. Un militante: "40 sospensioni per l'occupazione del Sabin, solidarietà anche dalle famiglie, non si molla"

Ancora proteste degli studenti medi per "rivendicare il diritto all'assemblea, alla mobilità e allo studio". Scenderanno ancora in piazza il 27 novembre, con un corteo che si formerà in Piazza XX Settembre snodandosi per le vie del centro. 

"Lo studente paura non ne ha", si legge nella nota del Collettivo Autonomo Studentesco bolognese che, nonostante qualche denuncia e scontri con le forze dell'ordine, hanno intenzione di rispondere "all'ennesimo tentativo di chiudere la bocca alle richieste del movimento studentesco, da anni ed anni completamente inascoltate".

Non è cambiato nulla dunque dall'ultima manifestazione del 15 ottobre? Non mollate? "No, scendiamo ancora in piazza il 27 novembre e proseguiamo il percorso di occupazione per ribadire i nostri punti e chiedere ancora l'intervento della Provincia su assemblee d'istituto garantite a tutte le scuole e finanziate, visto che sono stati stanziati solo 20mila euro per 60 scuole, materiali e laboratori adeguati, alcuni sono inutilizzati e mal funzionanti, edilizia scolastica, visto che alune strutture ci cadono in testa, e didattica più aperta" dichiara Emiliano, studente del Sabin, tra le scuole occupate a metà novembre, a Bologna Today "il comportamento della Provincia è vergognoso".

Avrete anche l'appoggio di altre realtà, come ad esempio i collettivi universitari? "Speriamo di essere in tanti e contiamo anche sul loro appoggio per il 27, un corteo sociale e di protesta contro Tper e il caro-trasporti".

Denunce e tafferugli con le forze dell'ordine, durante la manifestazione del 15 novembre, non stanno scoraggiando dunque gli studenti e le studentesse: "Al Sabin per l'occupazione, 40 sospensioni, oltre alle denunce della questura", continua Emiliano.

Una curiosità: siete giovani, studenti medi appunto, come la vedono le vostre famiglie? Vi appoggiano o vi osteggiano? "Certo dipende dal tipo di famiglia, ma per l'occupazione e le sospensioni stiamo avendo anche la loro solidarietà poichè contrarie a questo tipo di provvedimento".

'Ci dispiace, ma sul nostro futuro non accettiamo più lezioni!' conclude il comunicato.

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