Studenti ancora in corteo: paralizzato il traffico, lancio di uova e scritte di protesta
Mattinata difficile intorno per il traffico sui viali e nelle vie del centro. Manifestanti sempre più 'agguerriti', rivendicando 'il diritto all'assemblea, alla mobilità e allo studio". Partono uova contro carabinieri e imbrattamenti lungo il percorso
Ancora proteste degli studenti medi per "rivendicare il diritto all'assemblea, alla mobilità e allo studio". Quella di oggi si preannuncia come una mattinata calda e difficile.
TRAFFICO IN TILT. Nei pressi della zona della stazione ferroviaria, già prima delle 9, la circolazione sui viali era congestionata, a causa del raduno dei manifestanti, che pian piano si radunavano nello slargo adiacente il ponte Matteotti. Ancora prima della partenza del corteo, sono sorte le prime tensioni tra vigili urbani, automobilisti imbufaliti per il blocco della circolazione e i manifestanti.
CORTEO, FUMOGENI E LANCI DI UOVA. Intorno alle 9.30 il corteo ha preso il via, dai viali presso la stazione, verso il centro storico. Alla partenza erano oltre un centinaio, sempre più 'agguerriti'. Ci si attende che il serpentone si infoltisca lungo il tragitto.
Intanto polizia e agenti della Municipali sono stati schierati massicciamente in vari punti del centro, per monitorare lo svolgimento della manifestazione.
Lungo il percorso, striscioni e qualche fumogeno. Poi dal corteo, imboccando via dei Mille, sono state lanciate delle uova all'indirizzo di alcune auto dei carabinieri. Lungo il percorso, inoltre è stata seminata qualche scritta di protesta alle fermate degli autobus che recita: 'T X truffa'.
INCURSIONE AL SABIN. Il corteo infine si è diretto alla volta del Liceo Sabin, alcuni manifestanti hanno appeso la " stella dello sceriffo" fuori l'istituto, ovvero una sorta di 'premio' al Preside peggiore della città. Dalle aule sono scesi nell'atrio anche altri studenti, richiamati dalla folla dei manifestanti. Nella concitazione sono si è rotto qualche vetro. Poi la protesta è andata scemando e il corteo si è quindi sciolto.
INCURSIONE AL SABIN - VIDEO
I MOTIVI DELLA PROTESTA. "Scendiamo ancora in piazza - spiega uno studente del Sabin - e proseguiamo il percorso di occupazione per ribadire i nostri punti e chiedere ancora l'intervento della Provincia su assemblee d'istituto garantite a tutte le scuole e finanziate, visto che sono stati stanziati solo 20mila euro per 60 scuole, materiali e laboratori adeguati, alcuni sono inutilizzati e mal funzionanti, edilizia scolastica, visto che alcune strutture ci cadono in testa, e didattica più aperta. Il comportamento della Provincia è vergognoso".
TAFFERUGLI DURANTE L'ULTIMA MANIFESTAZIONE. Denunce e tafferugli con le forze dell'ordine, durante la manifestazione del 15 novembre, non sembrano dunque scoraggiare gli studenti, che in una nota che racconta la protesta avvisano: 'Ci dispiace, ma sul nostro futuro non accettiamo più lezioni!' conclude il comunicato