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Cronaca Navile / Via Giuseppe Maria Mitelli

Stupro via Mitelli. Picchiata, violentata e derubata: richiesto il carcere per l'accusato

Trascinata in cantina, malmenata, immobilizzata, denudata, violentata e infine derubata. Così la donna ripercorre quella notte di paura e terrore. Intanto la Procura ha chiesto la convalida per l'arresto per uno dei tre presunti aguzzini

Trascinata in cantina, picchiata per non farle urlare aiuto, immobilizzata, denudata, violentata e infine derubata. Così la 40enne vittima dello stupro di gruppo consumatosi lo scorso martedì notte in via Mitelli, ripercorre quella notte di paura e terrore. Uno dei tre presunti aguzzini, un rumeno di 32anni, è stato arrestato dalla Polizia, dopo che nel suo appartamento (all'interno del palazzo dove ha avuto luogo lo stupro) è stato trovato il cellulare della donna aggredita.

La Procura di Bologna ha chiesto la convalida per l'arresto dello straniero, sul cui capo pende un'accusa per violenza sessuale di gruppo e rapina. L'udienza di convalida potrebbe tenersi già nella giornata odierna.

Ancora stretto il riserbo intorno alle indagini, per cercare di chiudere il prima possibile il cerchio e risalire anche agli altri due aggressori. Ma a quanto si apprende, gli inquirenti sarebbero già a buon punto per dare un nome e un volto almeno ad uno di loro.

Intanto sdegno in città per l'orrenda vicenda (tra l'altro consumata in uno stabile che già tredici anni fa fu teatro del truce omicidio di una bimba di 9 anni, Sarah Jay, uccisa dopo essere stata violentata). "La violenza sessuale -si è così espresso il sindaco - è  un  atto  indegno  e vergognoso che non possiamo tollerare, mi auguro che le persone che si sono macchiate di questo orrendo crimine siano giudicate  con la massima severità".

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