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Cronaca

Suicidio alla Dozza: 31enne si impicca in cella coi lacci delle scarpe

31enne originario della repubblica Dominicana si suicida al carcere della Dozza dove era detenuto dal dicembre 2011 per traffico di stupefacenti. Si tratta del 37° suicidio in cella dall'1 gennaio in Italia

Ancora un suicidio e ancora nelle carceri. Ha legato i lacci delle scarpe alla finestra della cella e si è impiccato. E' morto così oggi pomeriggio un detenuto di 31 anni, originario della Repubblica Dominicana, nel carcere della Dozza dal dicembre del 2011 per traffico illecito di sostanze stupefacenti. I medici dell’Istituto e del 118 hanno praticato tutte le tecniche di rianimazione, ma non c’è stato nulla da fare.

“MAI DATO PROBLEMI”.Era una persona che non aveva mai dato segni di particolari problemi e seguiva attività e i programmi di recupero. Ciò rende l'evento ancor più imponderabile", è l’amara dichiarazione di Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del sindacato di polizia penitenziaria Sappe.

DATI ALLARMANTI. Si tratta del 37° suicidio in cella dall'1 gennaio in Italia e di “Strage silenziosa” parla il coordinatore provinciale della Uil Penitenziari, Domenico Maldarizzi:  “Continua nel più assoluto silenzio e nella quasi totale distrazione della stampa, della società e della politica, nonostante i fervidi solleciti del presidente Napolitano rispetto alla prepotente urgenza, che si perpetua nel tempo, e alla vergogna dell'Italia in Europa per le condizioni delle proprie prigioni. Considerato che a oltre un anno da questo autorevole pronunciamento del Capo dello Stato nulla è mutato per alleviare le criticità del sistema penitenziario non possiamo, amaramente, non rilevare come, pur nella loro incisività e forza, le parole di Napolitano siano state sostanzialmente inutili. Una ennesima tragedia che deve fare riflettere tutti".
"Ricordiamo che ogni anno - aggiunge Durante - i tentativi di suicidio, nelle carceri italiane, sono circa 1.100 e oltre mille detenuti vengono salvati dalla polizia penitenziaria. Tutto ciò, nonostante le gravi carenze di personale e il sovraffollamento. A livello nazionale mancano 7.000 unità tra agenti, sovrintendenti e ispettori. A seguito dei tagli alla spesa pubblica nei prossimi tre anni perderemo altri 3.000 agenti circa. In Emilia-Romagna mancano 650 agenti e a Bologna ne mancano circa 200".
 

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