Tenta suicidio in piazza VIII Agosto: in mutande minaccia di lanciarsi da una gru

Ha perso la ragione e la voglia di vivere perchè senza lavoro e privo del permesso di soggiorno tanto agognato. Così un 53enne tunisino, nella notte appena trascorsa, ha tentato il suicidio nella centralissima piazza VIII Agosto.

Si è spogliato e, dopo essersi arrampicato su una gru, ha prima minacciato di tagliarsi i polsi con un cutter, poi di volersi lanciare nel vuoto per porre fine alla sue pene. Dopo una mezz'ora di angoscia, l'uomo è stato tratto in salvo dalla polizia, giunta sul posto inseguito all'allarme lanciato da alcuni passanti, che hanno assistito impotenti alla scena. Sul posto sono, oltre agli agenti del 113, carabinieri e vigili urbani, anche un'ambulanza del 118 e i vigili del fuoco, muniti di autoscala e telo gonfiabile.

Durante la trattativa, l'aspirante suicida è stato trabquillizzato con la promossa di poter incontrare un rappresentante delle istituzioni. Poco dopo è infatti intervenuta l'assessore comunale al Commercio, Nadia Monti. Alla fine uno dei poliziotti ha convinto lo straniero a scendere.

Dietro il gesto disperato - secondo quanto raccontato dallo stesso tunisino - il fatto di non riuscire a trovare lavoro e di essersi visto rifiutare la richiesta di permesso di soggiorno. In un secondo momento, invece, si sarebbe appurato che l'uomo era in evidente stato di ebbrezza e aveva alle spalle vari precedenti, soprattutto per droga, e un decreto di espulsione mai rispettato.

E' così scattata una denuncia per procurato allarme, porto illegale del coltello e del cutter e violazione delle norme sull'immigrazione. Per l'uomo scatterà poi l'accompagnamento al Cie di via Mattei.