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Cronaca

Case popolari, il superbonus per 'rifare il cappotto' a 110 fabbricati. Acer: "Coinvolti quasi 2 mila alloggi"

Il presidente di Acer Alberani: "Il cittadino non spenderà neppure un soldo, ma poi risparmierà sulle bollette grazie al minore impatto sull'ambiente. Si tratta del più grande progetto dopo il Piano Marshall"

110 case popolari potranno rifarsi "il cappotto" grazie al supebonus del 110% diventando non solo più belle, ma anche più ecologiche. Una per ogni comune e 41 soltanto a Bologna, fra i quartieri con maggiore densità di edilizia pubblica: Savena, San Donato, Navile, Bolognina. Un progetto di "pazienza sociale" lo ha definito il presidente Alessandro Alberani coniando un termine che potesse mettere insieme l'idea di tolleranza che sarà richiesta da tutte le parti nei confronti delle altre parti coinvolte: inquilini, committenti, imprese edili. Come lo si farà? Grazie a un bando europeo che "garantirà trasparenza e aprirà le porte al più grande progetto dopo il piano Marshall" (l'European Recovery Program per la ricostruzione dell'Europa dopo la seconda guerra mondiale). 

Il progetto del superbonus 110% in Acer è stato illustrato (anche nel suo margine di rischio) da Alessandro Alberani insieme al suo vice Marco Bertuzzi e al direttore di AESS, Ing. Pier Gabriele Andreoli, che ha chiarito alcuni tecnicismi soprattutto sulla selezione degli stabili da coinvolgere. L'entusiasmo c'è, ma ci sono anche dei timori, legati prevalentemente alle tempistiche strette e all'approvvigionamento di materiali e ponteggi: il calendario previsto dal bando (che sarà pubblicato a breve con aggiudicazione entro fine settembre/primi di ottobre) pone la chiusura dei lavori entro il 2023 (il 60% dei lavori entro giugno). Se così non sarà addio al fondo. 

"Per fronteggiare questo rischio possiamo contare sul 'polizzone' che altro non è se non una garanzia a copertura totale che impegnerà l'impresa o le imprese vincitrici del bando nel completamento delle ristrutturazioni e nei tempi prestabiliti, che dovranno essere rispettati - spiega ancora Alberani - La sfida è impegnativa ma speriamo che il mercato ci dia una risposta anche perchè creerebbe occupazione per 500 mila ore di lavoro".

Ecologico ed economico: per le famiglie un risparmio di 500 euro 

E non sarebbe l'unico punto a favore: ce ne sono moltissimi, a partire dal risparmio sulle bollette, un beneficio diretto per i cittadini che per questa operazione non dovranno versare un solo euro. Gli interventi infatti (saranno tutti outdoor e riguarderanno il cosidetto 'cappotto') influiranno positivamente sull'ambiente grazie alla riduzione di CO2: "L'effetto sarà pari alla piantumazione di 1.200 alberi o alla creazione di verde per ben quattro campi da calcio, giusto per avere un'idea" spiega ancora Alberani. Questo si tradurrà su un notevole risparmio in bolletta: "Sul riscaldamento il risparmio medio calcolato per ogni appartamento, considerando come standard un appartamento di 70/80 mq abitato da tre persone, è di circa 500 euro l'anno". 

Dove sono i fabbricati coinvolti e come sono stati scelti

Dove sono queste case? Nei comuni della Città Metropolitana e nelle zone di Bologna nelle quali sono presenti diverse aree occupate da edilizia popolare (quartieri San Donato, Bolognina, Navile...) i 110 fabbricati sono stati individuati dai rispettivi sindaci e selezionati in base a delle caratteristiche specifiche: "Di certo sono stati escusi quelli che stanno sotto la sovrintendenza o che sono considerati di pregio - spiega l'Ing. Andreoli - perchè ciò allungherebbe le tempistiche sommando le incognite e riducendo le possibilità di rientrare nelle scadenze". 

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