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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Infanzia. Sotto le Torri in arrivo le 'Tagesmutter' specializzate

Novità nel mondo dell'infanzia e dell'istruzione: si fanno largo nuove figure, adeguatamente preparate, per istruire e prendersi cura dei bimbi a domicilio. Come funziona? LO spiega il Presidente dell'Associazione 'Cosìpergioco'

Nuova linfa nel mondo dell'infanzia e dell'istruzione bolognese, dove dal prossimo anno arriverrano le “Tagesmutter” (dal tedesco 'Mamme di Giorno'), donne, adeguatamente formate, che forniscono educazione e cura ad uno o più bambini presso il proprio domicilio.

Bologna Today ha approfondito con Viviana di Martino Russo, Presidente dell’Associazione Cosìpergioco.

Quando partirà il progetto a Bologna, chi sono le Tagesmutter?
Siamo pronti per gennaio-febbraio 2012, mentre è già attivo a Reggio Emilia, Parma e Modena. Le Tagesmutter sono donne formate ad hoc per istruire e prendersi cura dei bambini in età scolare. Non sono necessariamente mamme. Quelle formate ad oggi per la piazza bolognese sono una decina.
Come vi siete mossi, avete presentato ai Comuni il vostro progetto? Come hanno reagito?
Lo abbiamo presentato a molti comuni della provincia, ma a Bologna non ci hanno ancora dato un appuntamento dal mese di agosto. Molte volte le amministrazioni si dicono interessate, ma si lasciamo condizionare dal veto della regione o dalla mancanza di coraggio poiché questo progetto rivoluziona i servizi all’infanzia. L’assessore Pillati ha parlato di coraggio, noi l’abbiamo avuto fino ad ora, nonostante il consiglio della regione a non proseguire. Ci siamo scontrate con l’Assessore regionale Teresa Marzocchi sulla modifica della Legge 1/2000 (Legge Regionale 10 gennaio 2000, n. 1 Norme in Materia di Servizi Educativi per la Prima Infanzia n.d.r.) che permetterebbe il riconoscimento delle Tagesmutter. Per varie ragioni non si trova un accordo, diciamo così …
Quanto costa usufruire della Tagesmutter?
La tariffa è di € 6.50/ora a bambino, compresa l’assicurazione. Maggiorazioni sono previste per sabato, festivi e notturni.
Le abitazioni devono avere particolari caratteristiche?
La casa è il punto di forza del servizio, il luogo dove più di ogni altro si possono sviluppare le relazioni. Deve essere pensata per accogliere dei bambini, ma non snaturata. Rimane una casa, non diventa un asilo. Bastano gli spazi per pappa, nanna e momenti di attività. Ma in ogni casa c’è uno spazio per queste cose. La verifica della sicurezza viene effettuata prima e durante direttamente da noi che sorvegliamo costantemente e conosciamo personalmente le mutter.
In pratica, come si procede?
Il bambino viene affidato ad una Tagesmutter che diventa e rimane la figura di riferimento stabile. Viene seguito l’iter previsto dall’associazione e dopo due settimane di inserimento si formalizza il contratto. Il lavoro della Tagesmutter si organizza con un progetto pedagogico specifico per ogni gruppo di bambini e per ogni bambino si concorda con la famiglia la linea educativa comune e una condivisione del percorso. Si assicura una sostituzione di malattia o indisposizione della Tagesmutter.

Come funziona il servizio di Tagesmutter per gli Enti locali?
Il servizio Tagesmutter è un’esemplificazione del modello di sussidiarietà, applicato al servizio per l’infanzia che comporta una modifica dei ruoli tradizionali dell’Ente Locale e dei privati: al primo spetterà creare le condizioni di avvio del servizio, e demandare poi ai secondi, tramite Organizzazioni senza scopo di lucro, la responsabilità della qualità, della continuità e del controllo del servizio.
I comuni potranno mettere a disposizione risorse economiche (per esempio voucher) per l’abbattimento di una parte della quota a carico dei genitori, così da assicurare alle famiglie una maggiore accessibilità al servizio.
Allo scopo di favorire la sperimentazione del servizio e di individuare il target di riferimento, la partecipazione dei genitori alle spese di gestione potrebbe avvenire, nel primo periodo, indipendentemente dalla situazione socio-economica della famiglia.
Nella fase successiva alla sperimentazione verranno definiti i criteri di compartecipazione in base al reddito.

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