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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Pianoro / Via Antonio Ligabue, 3

Taglio degli alberi sulle rive del Savena: se ne parla questa sera a Rastignano

La pulizia degli argini era finita al centro delle proteste di molti cittadini. Un incontro a Rastignano con il WWF e le associazioni ambientaliste contrarie all'opera "Le rive sono state denundate e oltre 30 ettari di bosco sono stati distrutti"

Dopo le esondazioni del Fiume Savena nella zona della Fondovalle, il Comune di Pianoro, con l'autorizzazione della Regione, ha disposto in autunno la pulizia degli argini rimuovendo rami, tronchi, baracche, recinzioni, rifiuti, manufatti abusivi, ma anche il taglio gli alberi, finendo così al centro delle proteste di molti cittadini. Oggi, venerdì 5 dicembre, si terrà un incontro proprio sulla "Pulizia delle rive Savena" che come si legge nella locandina "sono state denundate e oltre 30 ettari di bosco sono stati distrutti".

A parlarne il Dott. G. Sansoni di Legambiente Emilia Romagna e esponenti del WWF Bologna che è anche organizzatore dell'incontro, che si terrà alle 21 alla Loggia della Fornace, in via Ligabure 3 a Rastignano, insieme ai Volontari per l'Ambiente.

L'opera aveva subito trovato le dure reazione delle associazioni ambientaliste: "Grave devastazione ambientale, anche se è stato regolarmente autorizzato dal Servizio Tecnico di Bacino per esigenze di sicurezza idraulica, come afferma il Sindaco”, aveva scritto la consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo "dobbiamo solo sperare che le ondate di piena del Savena, che si verificheranno nel prossimo inverno e che in quel tratto diverranno più veloci e si caricheranno di fango e detriti non più trattenuti dalla vegetazione, non si abbattano con eccesssavena incontro-2iva violenza sull’area bolognese a valle degli interventi”. In questi anni di tagli ai bilanci degli enti pubblici, secondo Meo, i Servizi Tecnici di Bacino "invece di attuare una manutenzione continua e ordinaria di fiumi e torrenti, per la quale non si reperiscono più le risorse, preferiscono affidarsi a ditte, perlopiù toscane, che ricavano il proprio guadagno dal legname tagliato e che perciò hanno tutto l’interesse ad estrarre dai nostri fiumi quanta più legna possibile, alla faccia dei piani e programmi della Regione, secondo cui si dovrebbero realizzare soltanto “tagli selettivi” di vegetazione secca, malata e inclinata".

E lo stesso WWF aveva tuonato: "Nelle scorse settimane lungo l’alveo del fiume Savena è stato eseguito un intervento, da parte del Comune di Pianoro, che doveva garantire una maggiore sicurezza in caso di piene improvvise, come indicato in un comunicato sul sito istituzionale. Purtroppo le cose sono andate molto diversamente: l’opera di taglio non ha eliminato, come annunciato a inizio Agosto dal Comune, gli alberi secchi, ammalorati, inclinati e cresciuti a ridosso della strada o all’interno dell’alveo, ma alberi in perfette condizioni, lasciando il deserto sulle 2 sponde del fiume e causando un grave danno ambientale, anche all’interno del SIC IT4050012 – CONTRAFFORTE PLIOCENICO".

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