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Cronaca Pianoro

Pulizia argini del fiume Savena a Pianoro, M5S: 'Alberi sani abbattuti senza criterio'

Dopo le recenti esondazioni nella zona della Fondovalle, il Comune di Pianoro ha disposto la rimozione di detriti, costruzioni abusive, ma anche del taglio di alberi, finendo così al centro delle proteste

"D’ora in poi nulla sarà come prima per la nostra vallata". Inizia così il comunicato diffuso dal Movimento 5 Stelle di Pianoro, a firma dei consiglieri comunali Matteo Gatti e Pier Luigi Rocca.

Dopo le recenti esondazioni del Fiume Savena nella zona della Fondovalle, il Comune di Pianoro, con l'autorizzazione della Regione, ha disposto la pulizia degli argini rimuovendo rami, tronchi, baracche, recinzioni, rifiuti, manufatti abusivi, ma anche tagliando gli alberi, finendo così al centro delle proteste di molti cittadini: "Lo chiamano intervento di pulizia del Savena con taglio selettivo della vegetazione per la messa in sicurezza" scrivono i consiglieri 5 Stelle che però contestano le modalità dell'intervento considerato "una sorta di desertificazione, un taglio tutt’altro che selettivo della vegetazione perchè sono state tagliate piante sane, non solo secche e malate, e non solamente sull’alveo".

Le opere in atto sono state contestate anche dalla federazione dei Verdi Emilia Romagna: "Grave devastazione ambientale, anche se è stato regolarmente autorizzato dal Servizio Tecnico di Bacino per esigenze di sicurezza idraulica, come afferma il Sindaco”, aveva scritto la consigliera regionale Gabriella Meo "dobbiamo solo sperare che le ondate di piena del Savena, che si verificheranno nel prossimo inverno e che in quel tratto diverranno più veloci e si caricheranno di fango e detriti non più trattenuti dalla vegetazione, non si abbattano con eccessiva violenza sull’area bolognese a valle degli interventi”. In questi anni di tagli ai bilanci degli enti pubblici, secondo Meo, i Servizi Tecnici di Bacino "invece di attuare una manutenzione continua e ordinaria di fiumi e torrenti, per la quale non si reperiscono più le risorse, preferiscono affidarsi a ditte, perlopiù toscane, che ricavano il proprio guadagno dal legname tagliato e che perciò hanno tutto l’interesse ad estrarre dai nostri fiumi quanta più legna possibile, alla faccia dei piani e programmi della Regione, secondo cui si dovrebbero realizzare soltanto “tagli selettivi” di vegetazione secca, malata e inclinata".

L'opinione della consigliera verde è condivisa anche dai grillini: "Diversi rami sarebbero ancora sotto i ponti a formare quelle dighe che sono uno dei principali pericoli in caso di piene. Forse tagliare un albero verde e sano è più redditizio che andare a raccogliere quei rami e tronchi morti in mezzo al fiume. Non dimentichiamoci che le ditte vincitrici degli appalti sono state pagate proprio con la stessa legna oggetto del disboscamento"

'ALBERI TRANCIATI'. Sarebbero stati abbattuti "senza criterio, alberti tranciati, tronchi tagliati e poi frantumati dal passaggio delle ruspe, spiattellati.Vegetazione che, in caso di ricrescita, sarà debole e alla prima piena i rami inevitabilmente si romperanno. Sono stati rimossi gli arbusti e la vegetazione erbacea che limitavano l’erosione del fiume tanto che probabilmente aumenteranno i detriti sabbiosi trasportati e quindi il pericolo in caso di piena. Il letto del fiume così denudato sicuramente cambierà morfologia". Sforamento? Si parla di 650 metri nella nota "un’area protetta della Rete Natura 2000, il sito del Contrafforte Pliocenico".

SICUREZZA. Da quanto scrivono Gatti e Rocca, le piste ciclabili sarebbero interrotte dall’attraversamento di mezzi meccanici senza alcuna segnalazione o cartellonistica relativa al cantiere: "Un anziano a Pian di Macina che viene recuperato con l’elisoccorso perchè colpito da un albero tagliato e per fortuna rimane solo ferito: ma poteva andare molto peggio!"

FORESTALE. "Chrezza" chiedono i 5 Stelle: "Quali autorizzazioni sono state date a queste ditte? Sono state trasmesse dal Comune tutte le direttive vincolanti della Regione? Chi controllava tra le varie forze di Polizia (PM,PP,CFS,CC,AUSL) e tra i tecnici delle PP.AA. preposte, chi vigilava affinché le rispettassero? Sappiamo che la Forestale ha fatto una denuncia penale ma intanto le ditte che hanno eseguito il disboscamento continuano a farlo".

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