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Cronaca

Tampone fai da te, i fuorisede protestano: "Estenderlo a tutti"

Esclusi almeno 40mila studenti fuorisede, a cui si aggiungono i lavoratori non residenti in Emilia-Romagna, perché non hanno il medico di base in regione

Lasciati da parte dalle Ausl, e in qualche caso pure dalla guardia medica, perché senza medico di base in regione, migliaia di studenti fuorisede in Emilia-Romagna ora sono destinati a rimanere esclusi anche dall'autotesting, che partirà a livello regionale dalla prossima settimana.

Una pratica pensata per snellire il lavoro delle Ausl, le cui procedure di tracciamento e isolamento ingolfate. Ma da questa possibilità, riporta l'agenzia Dire, sono esclusi almeno 40.000 studenti fuorisede, a cui si aggiungono i lavoratori non residenti in Emilia-Romagna, perché non hanno il medico di base in regione. A denunciarlo è Sinistra universitaria di Bologna, che si appella alla Giunta Bonaccini perché estenda anche ai fuorisede questa misura.

"A partire dal 17 gennaio le persone che abbiano eseguito da sole il test antigenico rapido nasale a domicilio, in caso di esito positivo, potranno registrare su un apposito portale della regione i risultati dell'autotest, avviando immediatamente il periodo di isolamento- spiega l'associazione studentesca- i requisiti per usufruire di tale procedura sono: aver ricevuto la seconda dose vaccinale e aver attivato il Fascicolo sanitario elettronico. Tuttavia, l'Fse può essere attivato solamente dai cittadini con medico di base in regione e ciò esclude la popolazione degli studenti fuorisede che non hanno trasferito nella città di studi il medico di base".

Con il forte aumento vertiginoso dei casi nelle ultime settimane, continua Sinistra universitaria, "le Ausl hanno avuto difficoltà e ritardi di gestione, ragione per cui hanno sistematicamente rifiutato la presa in carico dei fuorisede senza medico di base in regione, anche se dichiaravano sintomi Covid o se avevano effettivamente svolto un test antigenico nasale fai-da-te".

I fuorisede sono stati quindi "reindirizzati alla guardia medica- continua l'associazione- che in alcuni casi si preoccupava di prenotare il test molecolare, altre volte si rifiutava di prestare assistenza, lasciando molti di noi in balia dell'incertezza". La possibilità quindi anche per i fuorisede di poter segnalare la propria positività al Covid tramite autotesting "alleggerirebbe di molto il lavoro delle Ausl di tutte le città universitarie- sottolinea Sinistra universitaria- eviterebbe agli studenti di essere rimpallati da un numero telefonico a un altro e permetterebbe ovviamente di migliorare il tracciamento dei casi Covid, contribuendo alla lotta la virus. Chiediamo quindi che anche i fuorisede possano usufruire dell'autotesting, è un vantaggio per tutti".

Lunedì 17 gennaio, sarà l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, a presentare la novità dell'autotest con una videoconferenza stampa. "Il servizio sarà operativo da mercoledì 19- precisa la Regione- quando i cittadini emiliano-romagnoli, solo se completamente vaccinati, potranno avviare o chiudere le procedure previste attraverso il Fascicolo sanitario elettronico, seguendo i semplici passaggi previsti e secondo requisiti e indicazioni di sicurezza". 

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