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Cronaca

Tassa rifiuti: impianti sportivi non in regola, scattano controlli a tappeto

Uno dei motivi per cui l'anno scorso il Comune ha aumentato le tariffe per l'uso degli impianti, Rizzo Nervo: "Abbiamo chiarito alle società sportive e ai gestori degli impianti che dovevano pagare la Tari"

Molti i gestori degli impianti sportivi del Comune di Bologna non hanno ancora presentato l'autocertificazione richiesta e, di conseguenza, non risultano in regola con il pagamento della Tari. Però "questo obbligo c'è ed oggi è spiacevolmente oggetto di accertamenti". Lo ha detto l'assessore allo Sport Luca Rizzo Nervo, ieri in commissione.

Uno dei motivi per cui l'anno scorso il Comune ha deciso di aumentare le tariffe per l'uso degli impianti, che peraltro ora verranno abbassate del 5%, nasceva proprio dal fatto che "abbiamo chiarito alle società sportive e ai gestori degli impianti- ricorda Rizzo Nervo- che dovevano pagare la Tari, cosa che avveniva in alcuni impianti ma in molti no". Questo perchè alla determinazione della tassa sui rifiuti concorre anche chi usa gli impianti e, di conseguenza, "l'aumento compensava il gestore che deve pagare la Tari", spiega l'assessore. Al momento, però, "ci risulta che l'autocertificazione per l'applicazione della Tari alcuni gestori non l'abbiano ancora presentata", afferma l'assessore, che non fornisce numeri ma parla di "molti" casi.

I gestori in questione "li abbiamo piu' volte sollecitati e, come succede sempre anche per gli altri cittadini", in mancanza di autocertificazione l'assessore mette in chiaro che partono "gli accertamenti del caso". Che il problema esista lo conferma anche il presidente della Consulta dello sport, Davide Grilli: "So che al 30 giugno erano in tanti a non aver fatto l'autocertificazione".

 (agenzia dire)

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