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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Tariffa puntuale solo per un comune su tre, Regione rimette mano alla legge

Dati deludenti a sei anni dall'introduzione in Emilia-Romagna

Sui rifiuti la Regione Emilia-Romagna si propone un "salto di qualità", a partire dal flop della tariffa puntuale: ad oggi ha centrato gli obiettivi solo il 34% dei Comuni.

La tariffazione puntuale "ci pone di fronte alla necessità della revisione della legge regionale" del 2015 sull'economia circolare, dice l'assessore all'Ambiente Irene Priolo presentando oggi in commissione il documento strategico sul piano rifiuti.

Per l'assessore, "va modificato il fondo usato per aiutare gli enti locali, perché ha esaurito la sua spinta". In particolare "si devono aiutare non solo i Comuni virtuosi, ma anche quelli a tariffa puntuale". Sul fronte dei rifiuti "dovremo agire con credibilità, serietà e pragmatismo. Sulle discariche servirà una discussione puntuale perché il documento scaricherà la responsabilità sui territori".

Molti obiettivi europei, rivendica però Priolo, "sono stati raggiunti, come la raccolta differenziata arrivata al 73%, mentre la Ue poneva il limite del 63% e la riduzione del numero di discariche". Occorre, però, secondo l'esponente della giunta, migliorare la qualità della raccolta dei rifiuti e aumentare il tasso di riciclaggio, chiedendo ai gestori di fare di più.

Critica la posizione della Lega. Sulla tariffazione puntuale, "siamo al giurassico", dice tranchant Michele Facci. Il problema "è la sua messa a regime perché manca una politica di incentivi. Non vorrei pensare, come fa qualcuno, che il problema sia la gestione del servizio"

Per Silvia Zamboni dei Verdi sulla tariffazione puntuale occorre "capire perché non si è arrivati all'obiettivo e perché i risultati sono diversi a seconda del gestore". Ma Lia Montalti, Pd, sostiene che la tariffazione puntuale "è stata complicata dalla pandemia, con lo slittamento dal 2020 al 2022. Ma non bisogna gettare ombre su questo sistema".

La tariffazione puntuale, ammette Luca Sabattini, altro dem, "non è stata raggiunta, ma dove è applicata ha toccato gli obiettivi di riduzione dei rifiuti e l'aumento della differenziata. Va bene discutere del fondo incentivante, ma non fare il prelievo ha un effetto e si deve vedere di quanto rallenta la strategia. Mettere i rifiuti in terra è l'ultima cosa da fare". (Dire)

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