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Cronaca

Tassa Rifiuti: aumento del 4%. Uil: “Ingiustificabile. Come vengono spesi?”

Incrementare la raccolta differenziata: a questo servirà quel 4% di aumento applicato alla Tarsu e comunicato questa mattina da Palazzo d'Accursio. La Uil non ci sta: "Avevano parlato del 2%"

E’ di oggi la notizia che la tassa per i rifiuti, la Tarsu, aumenterà ancora. La percentuale annunciata dalla vicesindaco con delega al bilancio Silvia Giannini arriva al 4%, contro al 2% siglato e annunciato meno di un mese fa. Luciano Roncarelli, segretario confederale della Uil Bologna: “Siamo sconcertati: ma a Palazzo d’Accursio l’aumento della Tarsu del 4% chi lo ha deciso Ato, Hera oppure la giunta Merola?”. Anche la leghista Lucia Borgonzoni non le manda a dire: “I bolognesi fanno fatica ad arrivare a fine mese paghiamo per avere discariche a cielo aperto sparse in tutta la città”.

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA. La Giannini ha spiegato come questo addendum sia giustificato dalla volontà/necessità di incrementare la raccolta differenziata, su cui Bologna è piuttosto scadente: “Questo rincaro – spiega Roncarelli - è ingiustificabile. Intanto perchè va a sommarsi al + 5% del bilancio 2011 che, a sua volta, confluisce in quelli precedenti. Toccando così quota + 26% circa, dal 2004 ad oggi. Un bel gruzzoletto che doveva essere destinato a potenziare la raccolta differenziata. E come è finita lo sappiamo tutti: la media regionale è del 53,5%, Bologna è inchiodata al 36% con il suo centro storico al 17%”.

I CONTI NON TORNANO. “Ma questo 4% è frutto di una strana alchimia – prosegue la nota di Uil - un 2% di recupero inflattivo voluto da Ato che sino ad ora non era intervenuta sulla Tarsu e un 2% ‘trattato’ voluto da Hera (che chiedeva di più) di cui ricordo il socio di maggioranza è proprio il Comune di Bologna. Chi decide allora? Perché, durante la recente trattativa per il bilancio, era stato ipotizzato un eventuale incremento ‘solo’ del 2% per recuperare l’inflazione, salvo poi cambiare le carte in tavola e schizzare al 4%? Così non va. Fermo restando la validità dell’accordo sul bilancio 2012 siglato il 3 febbraio scorso, abbiamo chiesto e ottenuto che la giunta Merola mettesse nero su bianco fino all’ultimo centesimo di come intende gestire le maggiori entrate da Tarsu. Per quanto ci riguarda, avendo un assoluto rispetto dei bolognesi e delle loro tasche, la Uil vigilerà sul come sarà speso questo ulteriore aggravio”.

CHI E’ “ATO”. L’acronimo sta per "Ambito territoriale Ottimale". Questi enti sono stati introdotti dal Decreto Ronchi n°22/97 e individuati dalla LR n°25/99, per superare la frammentazione e garantire una gestione unitaria dei servizi pubblici (gestione rifiuti e servizio idrico), secondo criteri di efficienza, di efficacia e di economicità. Spetta alle Regioni definire in dettaglio ampiezza e compiti di ciascun ATO. L’organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani è ora disciplinata dal D.Lgs 152/2006, capo III della parte quarta, individuando nell’Autorità di Ambito il soggetto giuridico che organizza il servizio e determini gli obiettivi da perseguire. La legge regionale n. 10 del 30 giugno 2008 “Misure per il riordino territoriale, l’autoriforma dell’amministrazione e la razionalizzazione delle funzioni” ha definito il riassetto delle Agenzie d’Ambito e la creazione delle Autorità di Ambito Territoriale Ottimale. Il riassetto ha riguardato sia le competenze istituzionali sia la forma organizzativa. Per quanto attiene alle competenze istituzionali, alcune di carattere generale sono state attribuite alla Regione Emilia-Romagna, mentre le restanti rimangono affidate alle articolazioni provinciali. Sul versante operativo, si è prevista un’unica forma organizzativa: la Convenzione tra Comuni e Provincia. In Emilia Romagna gli ATO, ora chiamate Autorità d’Ambito sono nove, una per provincia.

LA DENUNCIA DELLA BORGONZONI. Lucia Borgonzoni, Lega Nord, si fa sentire su Facebook: Nella rossa Bologna, le piccole discariche a cielo aperto costano sempre di più ai cittadini. Ci risiamo, si va sempre a mettere le mani nelle tasche dei cittadini, per colpa di una gestione poco accorta del patrimonio e delle risorse da parte di quest’amministrazione. L’aumento della Tarsu che dal 2%, annunciato è passata al 4% come detto stamani dal Vicesindaco Giannini, non fa che sottolineare gli intenti di questa Giunta, tassare tutto ciò che è possibile nascondendosi dietro proclami come quelli del “miglioramento dei servizi”, forse il Sindaco Merola non si è ancora reso conto che la gente fa fatica ad arrivare a fine mese e che a margine dei sevizi concessi da Hera ai cittadini, è vergognoso aumentare quest’imposta, basta guardarsi un po’ in giro per rendersi conto che a tutt’oggi Bologna, appare in molte zone, anche centrali una “piccola discarica a cielo aperto” e credo che questo aumento di tasse peserà solo sulle tasche dei cittadini, ma poco cambierà nei servizi. Per quanto riguarda le verifiche puntuali sul lavoro della multiutility, mi fa specie debba essere sottolineato, qui si parla di soldi pubblici, ci mancherebbe non ci fossero controlli puntuali e rigorosi sull’operato di un’azienda pagata da tutti noi bolognesi, forse la vicesindaco Giannini avrebbe dovuto delucidare tutti noi su un’altra questione e cioè quella dei Dirigenti, figure garanti della gestione del servizio, è arrivato il momento che paghino in prima persona se qualcosa non va come deve andare”.
 

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