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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via Cartoleria

Il Duse è salvo: una cordata fa riaprire il sipario

Il teatro, vessillo culturale della città, non chiuderà anzi si prepara ad una nuova, grande stagione. Lidia Amabilino, della cordata salva-Duse: "Siamo orgogliosi di essere qui, crediamo in questo progetto"

Sù il sipario su uno dei palcoscenici più celebri del capoluogo emiliano, quello del Duse, il teatro di prosa per eccellenza della città. La precaria situazione in cui versava, per difficoltà economiche, fondi mandanti e una difficoltosa stagione 2011-2011, novella "araba fenice" torna a rinascere.

CORDATA SALVA-DUSE. A dare nuova linfa ad uno dei vessilli culturali bolognesi è una cordata di maestranze, formata dal teatro stabile della Contrada di Trieste, dal teatro Michelangelo di Modena, dall'A.Artisti Associati e dalla December Sevens Duemila. Saranno dunque in tre a condurre le sorti del teatro, come annuciato oggi in una conferenza stampa tenutasi in via Cartolerie alla presenza di  Alberto Ronchi, Assessore alla Cultura e ai Giovani del Comune di Bologna, Stefano Degli Esposti, responsabile di Dems Teatro S.r.l., Livia Amabilino, presidente de La Contrada - Teatro stabile di Trieste,  Berto Gavioli, direttore del Teatro Michelangelo di Modena,  Walter Mramor, direttore di A.Artisti Associati – impresa di produzione teatrale, Giovanni e Filippo Vernassa, di December Sevens Duemila S.r.l.
Top-secret restano per il momento le modalità degli accordi presi con il proprietario delle mura del Duse.

A parlare con soddisfazione della nuova avventura, attraverso le telecamere del Tg3, è Lidia Amabilino, che fa parte della cordata salva-Duse, insieme a Filippo e Giovanni Vernassa: "Siamo orgogliosi di essere qui, crediamo in questo progetto".

L'ASSESSORE ALLA CULTURA. La nuova strategia di gestione del Duse "é un esperimento inedito in Italia: ci sono uno stabile non della nostra regione e due soggetti privati che insieme costruiscono un progetto di lavoro su questo teatro", secondo Alberto Ronchi. Quanto all'assenza di risposte dal territorio bolognese (esclusa la famiglia Vernassa che, oltre a December Sevens Duemila, guida anche l'EuropAuditorium), l'assessore ha preferito glissare.

PROGRAMMAZIONE. Ancora non si hanno notizie definitive sulla programmazione per la stagione 2011/2012, ma il teatro promette un cartellone di grande prosa, come da tradizione, con grandi nomi a galvanizzarlo. In cantiere una ventina di spettacoli, di cui circa 12 in abbonamento.

IL TEATRO DI PROSA DELLA CITTA'. Il Teatro Duse sorge in via Cartoleria. Nell'edificio che lo ospita, il Palazzo del Giglio, era attivo già dalla metà del XVII secolo, il teatrino San Saverio.  Inizialmente il cartellone era riservato agli spettacoli di burattini e alle esibizioni circensi. Poi la direzione artistica mutoò e, con un programma di prosa, opera operetta e concerti, il teatro divenne ben presto uno dei più importanti luoghi culturali della città, tanto da presentare due spettacoli di Sarah Bernhardt. Nel 1898 cambiò proprietario e nome: da allora si chiama Duse, in onore di Eleonora Duse, la più grande attrice italiana dell'epoca.

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