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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Accordo sindacati/Ausl su sorveglianza: telecamere sì, ma nuove norme

L'accordo: "Si rimarca il fatto che le riprese non possano essere utilizzate per il controllo del lavoratore"

I sindacati e l'Ausl di Bologna hanno sottoscritto ieri un pre-accordo sulla videosorveglianza. La firma, spiega l'azienda, arriva a seguito dell'adeguamento delle linee guida aziendali in materia di videosorveglianza, che tengono conto delle novità via via introdotte dal garante della privacy. Queste novità rendevano necessario un intervento di armonizzazione degli atti aziendali con le norme applicate per la gestione dei diversi impianti di videosorveglianza.

In attesa del perfezionamento degli accordi con i sindacati, in coerenza con le indicazioni sul tema da parte della Prefettura, l'Ausl garantira' il funzionamento delle telecamere piu' significative in termini di sicurezza, in particolare quelle perimetrali. Contestualmente si e' proceduto ad un piano di graduale spegnimento di alcuni impianti, nell'ambito della verifica complessiva avviata su tutte le telecamere esistenti. L'accordo con le organizzazioni sindacali, spiega Anna Anreoli della Fp Cgil, "e' un elemento imprescindibile per la videosorveglianza sui luoghi di lavoro".

Nell'accordo, infatti, si riconosce l'opportunita' di utilizzare strumenti di videosorveglianza per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale, ma "si rimarca il fatto che le riprese non possano essere utilizzate per il controllo del lavoratore".

"Proprio per questo non potranno essere installate in luoghi riservati esclusivamente al personale dipendente e si precisa che l'angolo di ripresa inquadrera' esclusivamente le parti dei locali piu' esposte ai rischi".

Inoltre, si prevede che sin d'ora e anche in occasione di successive installazioni, i sindacati, anche singolarmente, o la Rsu possano richiedere di verificare la rispondenza di ogni singola telecamera alle indicazioni normative nonche' ai contenuti dell'intesa. "L'accordo, come chiarito sopra, regolarizzera' una situazione che, in mancanza di formalizzazione, avrebbe potuto esporre i lavoratori ad una indebito controllo e l'azienda al rischio di dover disinstallare il sistema con i prevedibili rischi per i lavoratori e per gli utenti, nonche' con un impegno consistente di denaro pubblico", conclude Andreoli. (agenzia DIRE) 

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