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Cronaca

Caldo: afa e temperature record. Centralino del 118 in tilt

Oggi giornata campale: a Bologna ed hinterland cappa di calore, umidità e picchi di temperatura fino a 38°. Nei giorni scorsi 167 chiamate al centralino del pronto soccorso per far fonte all'emergenza calura

Bologna ed hinterland avvolte da una cappa di calore, umidità ed afa, che fa percepire ancora più sensibilmente le già elevate temperature. Si arriveranno a sfiorare i 38°. Da domani l'Arpa aveva ipotizzato una breve tregua, con temperature in leggero ribasso. Contrordine, invece, l'agenzia ambientale della Regione, ha comunicato che l’ondata di calore in corso proseguirà anche giovedì, 14 luglio, con possibili disagi per i cittadini residenti a Bologna e nell’area della pianura. Un miglioramento è atteso per la giornata di venerdì 15 luglio.

Fioccano in questi giorni di fuoco le chiamate al 118: lunedì se ne sono registrate ben 167 al centralino di Bologna soccorso, una ventina in più rispetto allo scorso anno, di cui una trentina da parte di anziani.

Parallelamente sono in calo i ricoveri in ospedale e gli accessi al pronto soccorso. Secondo il Centro sorveglianza sulle ondate di calore del Dipartimento di sanità pubblica dell'Ausl di Bologna, da venerdì (primo giorno dell'ondata di calore) a lunedì, gli ultrasessantacinquenni ricoverati all'ospedale Maggiore sono stati il 6% in meno e l'8,4 in meno quelli che si sono rivolti al pronto soccorso.

A Bologna attivato il servizio di assistenza telefonica agli anziani: oltre 500 persone verranno chiamate a casa per verificare il loro stato di salute.

Come affrontare le ondate di calore:
Tra le precauzioni per affrontare le ondate di calore, è bene ricordare di bere molto e spesso anche quando non si ha sete, evitando bibite gassate o contenenti zuccheri e, in generale, bevande ghiacciate o fredde. Evitare anche alcol e caffeina, fare bagni o docce con acqua tiepida per abbassare la temperatura corporea, utilizzare climatizzatori regolando la temperatura dell’ambiente con una differenza di non più di 6/7 gradi rispetto a quella esterna. Se si utilizzano ventilatori, infine, evitare di rivolgerli direttamente sul corpo.

Particolare attenzione va prestata nei confronti dei bambini molto piccoli, degli anziani con patologie croniche (ad esempio i diabetici che devono assumere insulina o le persone con scompenso cardiaco) o che vivono da soli, di chi ha difficoltà ad orientarsi nel tempo e nello spazio, delle persone non autosufficienti, oltre che di quanti lavorano all’aperto o in ambienti nei quali c’è produzione di calore.
 

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