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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via Rialto

Tentato femminicidio in via Rialto. Dopo l'aggressione chiama il padre di lei: "Vieni, l'ho uccisa"

La donna è in prognosi riservata. Oggi la convalida del fermo. La vicesindaca Clancy: "Solidarietà"

È piombato in casa con l'inganno, facendosi aprire la porta dai vicini, poi una volta dentro ha aggredito l'ex davanti ai figli per poi video chiamare il padre di lei: "Ho ucciso tua figlia, vieni".

E' così che si è consumato il tentato femminicidio della vigilia di Natale in via Rialto, dove l'uomo - 31enne marocchino - ha ferito alla gola con le forbici la madre dei suoi figli, 25anni, per poi tentare la fuga e scappare a bordo di un'auto rubata.

La donna, salva grazie ad un intervento d'urgenza all'ospedale Maggiore, è in prognosi riservata in Rianimazione e le sue condizioni sono stabili. Il giorno di Natale ha aperto gli occhi riprendendo conoscenza.

Una lesione gravissima alla carotide comune che, spiegano i medici, di solito non lascia scampo. "Siamo intervenuti con la massima urgenza, come fossimo in una situazione da guerra, e alla fine ce l'ha fatta. Ce l'abbiamo fatta". 

L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, era stato condannato a un anno per lesioni gravi nei confronti di un’altra donna e già denunciato dall'ex compagna per maltrattamenti.

"Non l'ho mai visto così", ha commentato il legale, Matteo Sanzani, che nei giorni scorsi ha chiesto una perizia psichiatrica. I bambini, tutti minori, sotto choc, sono stati affidati ai parenti. Oggi si attende la convalida del fermo.

L'aggressore, accusato di tentato omicidio aggravato e di rapina, agli inquirenti ha raccontato poco: quando ha aggredito l'ex era sotto effetto di alcol e sostanze stupefacenti. Pare avesse trascorso la serata in discoteca per poi dirigersi a casa dell'ex, seguita con i tre bimbi dai servizi sociali.

L'aggressione e poi la fuga

Il tentato omicidio è avvenuto il 24 mattina alle 8 circa in via Rialto. Il 31enne ha colpito l'ex compagna al collo con le forbici davanti ai loro figli poi ha tentato la fuga, minacciando e rapinando la conducente di un'auto, per poi andarsi a schiantare contro il cantiere di via de' Carbonesi e finire la corsa in piazza Galilei, dove i poliziotti e i carabinieri l'hanno fermato e portato in questura.

La vicesindaca Clancy: "Solidarietà"

"Il tentato femminicidio di via Rialto, avvenuto la vigilia di Natale, scuote la nostra città nella crudezza di un efferato caso di violenza di genere e di violenza assistita che hanno subito una donna e i suoi piccoli figli da parte di un compagno e un padre".

"Mentre sono al lavoro gli inquirenti ci tengo ad esprimere la solidarietà mia e dell’Amministrazione Comunale tutta a loro e alla loro famiglia, così come un ringraziamento profondo ai servizi sociali che seguono il caso delicato e complesso, al personale sanitario intervenuto sul posto e al personale medico dell’Ospedale Maggiore, dove la donna è attualmente in rianimazione dopo un intervento incredibile, eseguito in uno scenario descritto dal personale medico come di 'una situazione di guerra'. Un ringraziamento anche a chi ha raccolto il disperato grido d’aiuto del bambino corso in strada a cercare soccorso, permettendo così un celere intervento salvavita delle operatrici e degli operatori sanitari".

"Nessuno spazio invece per le strumentalizzazioni razziste di un episodio così cruento da parte di chi, con scritte sui muri, invoca i rastrellamenti in una città Medaglia d'Oro al V.M. per la Resistenza. Rispettiamo il dolore e stringiamoci intorno alle vittime e alla loro famiglia", conclude.

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