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Cronaca via mattei

Tentato omicidio all'Hub, incidente probatorio per l'accusato dell'accoltellamento

Davanti al giudice, Aldo Resta, e al pm, Mariangela Farneti, sono stati sentiti quattro testimoni, tra cui la persona offesa, tutti assistiti da interprete di lingua urdu

Si è svolta alle 9:30 di ieri mattina, negli uffici della Questura di Bologna, l'udienza in sede di incidente probatorio, nel procedimento a carico di J.M., il 31enne pakistano indagato per tentato omicidio aggravato dai futili motivi per aver colpito due volte al collo un connazionale con un paio di forbici dopo un litigio all'interno dell'hub di via Mattei nella notte fra il 7 e l'8 settembre.

Ferito al collo con le forbici: arrestato per tentato omicidio

Davanti al giudice, Aldo Resta, e al pm, Mariangela Farneti, sono stati sentiti quattro testimoni, tra cui la persona offesa, tutti assistiti da interprete di lingua urdu. L'incidente probatorio (che ha la funzione di anticipare l'acquisizione e la formazione di una prova durante le indagini preliminari) è stato disposto, spiega il legale dell'indagato, Martino Macchiavelli, per raccogliere le testimonianze della persona offesa e delle altre tre persone, in quanto "c'è il rischio concreto che siano irreperibili quando dovranno essere esaminati nel corso del dibattimento".

Da parte sua, l'avvocato fa sapere che le condizioni della vittima, che "riporta solo un piccolo segno sul collo, sono apparse buone", e afferma di ritenere, alla luce di quanto emerso nel corso dell'udienza odierna, che "l'accusa possa essere derubricata in lesioni, e soprattutto che solo il dibattimento, con una perizia specifica, possa chiarire se le lesioni siano compatibili con la legittima difesa". (Ama/ Dire)

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