Terna: al via l’installazione di 12 nidi sui tralicci di Bologna
Terna SPA e Comune di Bologna hanno raggiunto un accordo per il montaggio sui tralicci dell'alta tensione ubicati nel territorio urbano e peri-urbano di Bologna di nidi artificiali per falchi pellegrini e bat box per pipistrelli. Le installazioni sono iniziate oggi
TERNA: AL VIA L'INSTALLAZIONE DI 12 NIDI SUI TRALICCI A BOLOGNA
- L'operazione è frutto di un accordo tra Terna e il Comune di Bologna
- Verranno installati 6 rifugi artificiali per falchi pellegrini e 6 bat box per chirotteri
- 140 le cassette nido installate complessivamente in Emilia Romagna
Bologna, 19 maggio 2015 - Al via l'installazione di 12 nidi sui tralicci di alcune linee elettriche dislocate in diverse aree urbane e peri-urbane del comune di Bologna. L'operazione, frutto di un accordo tra la Società e l'amministrazione comunale, prevede il montaggio di 6 cassette nido appositamente realizzate per ospitare i falchi pellegrini e 6 bat box per chirotteri.
La scelta di installare specifici nidi per il falco pellegrino non è casuale: il rapace infatti è un naturale predatore, permette una selezione delle specie predate migliorandone le qualità; limita lo sviluppo abnorme di specie minori, può diminuire il disagio nell'ambiente urbano e peri-urbano e arricchisce la biodiversità della fauna. Inoltre può costituire un interessante indicatore per la qualità dell'ambiente urbano. La scelta ha dunque l'obiettivo di favorire la proliferazione dei falchi per diminuire la presenza e i fastidi generati da un eccessivo sviluppo di specie in ambito urbano. In particolare, una delle installazioni verrà posta nelle vicinanze del Navile, un antico canale cittadino, dove verrà montato anche un pannello divulgativo a uso da tutta la cittadinanza.
Prosegue dunque l'impegno di Terna a tutela dell'avifauna e delle biodiversità in continuità con il progetto nidi sui tralicci che la Società porta avanti da anni e che ha permesso l'installazione di oltre 500 cassette nido su tutto il territorio nazionale, di cui circa 140 in Emilia Romagna.
Grazie ai rifugi artificiali installati sui tralicci, si ha la possibilità di studiare e proteggere gli uccelli che imparano ad adattarsi a vivere in ambienti antropizzati e a nidificare nel proprio habitat. Il loro costante monitoraggio effettuato da gruppi di ricercatori (coordinati da Università e enti di ricerca privati e pubblici), ha consentito nel tempo di raccogliere numerosi dati biologici ed etologici e di riscontrare un effetto positivo in termini di biodiversità.
