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Cronaca Crevalcore

Aziende: allarme traslochi fuori Regione. Sindacati “Martedì il summit”

Dopo il rischio scampato per la Magneti Marelli di Crevalcore, le Curved Play Woods e Morisi Franco di San Giovanni in Persiceto i sindacati non abbassano la guardia

Un sospiro di sollievo per i lavoratori della Magneti Marelli di Crevalcore, che hanno rischiato di vedere trasferita la fabbrica a Bari a causa del terremoto. La produzione è ripartita ieri dopo due giorni di timore. Tanto lavoro dei sindacati anche per le Curved Play Woods e Morisi Franco di Dan Giovanni in Persiceto e San Maurizio della Decima: “Siamo arrivati a un accordo solo questa notte, dopo tanta fatica. Ma abbiamo ottenuto dei risultati importanti e il 5 giugno avremo un incontro al Comune di San Giovanni in Persiceto” ha spiegato Maurizio Maurizzi, FILLEA-CGIL Bologna.

CURVED PLAY WOODS E MORISI FRANCO. Nella tarda serata di ieri si è raggiunto un Accordo tra le aziende Curved Play Woods e Morisi Franco e le Organizzazioni Sindacali e l’Amministrazione Comunale di San Giovanni in Persiceto che prevede l’utilizzo degli ammortizzatori sociali previsti per eventi sismici, durante i quali l’Amministrazione comunale si è impegnata a ricercare dei locali adeguati per poter riprendere in tempi rapidi la produzione delle aziende. Se questo non fosse possibile in tempi rapidi le Aziende si sono impegnate ad anticipare ai lavoratori il 95% del Trattamento di fine rapporto maturato. Inoltre fino al giorno 5 Giugno 2012, data in cui è previsto un incontro presso il Comune di San Giovanni in Persiceto, durante il quale si valuteranno le opportunità trovate dall’ Amministrazione, le aziende si sono impegnate a non muovere gli impianti produttivi dallo stabilimento di San Matteo della Decima. Un accordo questo che permette di tenere aperta una prospettiva di lavoro per i lavoratori delle due aziende. “Deve essere chiaro a tutti che non consentiremo a nessuno di approfittare della tragedia che ci colpisce in questi giorni per smantellare fabbriche e lavoro. Al contrario è questo il momento in cui dovremmo dimostrare che i lavoratori, le imprese, le amministrazioni locali, sanno rimboccarsi le maniche per ritornare nel più breve tempo possibile alla normalità.Noi ci batteremo per questo!”

INCONTRO SINDACATI-UNINDUSTRIA IL 5 GIUGNO. Danilo Gruppi, segretario provinciale della Cgil nel frattempo ha comunicato durante una diretta radiofonica che è stato chiesto dal sindacato “Un incontro con Unindustria e che è stato fissato già per martedì 5 giugno”. In questa occasione “Parleremo degli di interventi da mettere in campo, e della ripresa delle attività produttive". Gruppi parla anche di "affrontare i gravi problemi di sicurezza che sono emersi e che costituiscono un insegnamento che tutti quanti dobbiamo raccogliere". Ma soprattutto, manda a dire il numero uno della Cgil, "dovremo condividere una stigmatizzazione nei confronti di questi comportamenti inqualificabili da parte di aziende, per fortuna isolate, che mi auguro non diventino una tendenza".

MAGNETI MARELLI DI CREVALCORE. Giornate pesanti anche per gli operai dello stabilimento Magneti Marelli di Crevalcore, che ha rischiato di vedere spostate a Bari alcune linee di produzione.All’arrivo della notizia, nella sede Cisl, durante il consiglio generale dei metalmeccanici, la Fim Cisl di Bologna si è immediatamente mobilitata, inviando in loco Andrea Vignali della segreteria Fim Cisl e Salvatore Parlato Rsa Fim Cisl Marelli. I rappresentanti della Fim Cisl hanno richiesto immediatamente un incontro chiarificatore con l’azienda e sostenuto il presidio dei lavoratori, formato davanti all’azienda. L’allarme è fortunatamente rientrato

LA PROMESSA DEI SINDACATI: “MONITOREREMO”. “Continueremo a monitorare la situazione.  Siamo convinti- dichiara Marino Mazzini, segretario generale Fim Cisl Bologna – che il rilancio della nostra regione, martoriata dal sisma, debba partire dall’immediata ripartenza delle attività produttive, verificata l’agibilità e la messa in sicurezza delle stesse, e non certo trasferendole in altri territori. Siamo e continueremo ad essere in prima linea affinché vengano effettuati i controlli necessari e siano salvaguardati i posti di lavoro”.
 

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