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Cronaca

Terremoto Bologna, ancora forti scosse e salgono i numeri dell'emergenza

Altre 30 scosse registrate ieri e 8 nella notte: la più potente di magnitudo 4. Aumentano gli sfollati, i soccorsi e spuntano nuovi centri d'accoglienza a Medolla e San Carlo, attanagliato anche dal fenomeno della 'liquefazione' delle sabbie

30 scosse di terremoto si sono registrate nella sola giornata di ieri, 27 maggio, le più potenti sono state quella delle 20.18, di magnitudo 4 (epicentro nel modenese tra Camposanto e San Felice sul Panaro), seguita alle 22.25 da un'altra forte scossa di mag. 3.8  (epicentro zona Mirandola), secondo i dati riportati dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Altre 8 scosse, di minore entità si sono registrate nella pianura padana durante la notte appena trascorsa.
Ormai è oltre una settimana che l'Emilia è attanagliata da un continuo sciame sismico, che prosegue senza tregua.

L'incubo ha avuto inizio lo scorso 20 maggio, quando una scossa di magnitudo 6 ha fatto balzare il cuore in gola a migliaia di persone, e sfollato, ad oggi,  oltre 7mila emiliani.Superate le ormai le 400 scosse e potrebbero continuare - a detta degli esperti -anche  per le prossime settimane.
Intanto si vagliano le cause di questo sisma portentoso e si sono rilevati i primi effetti sulla Pianura emiliana.

NUOVI CAMPI ACCOGLIENZA uno a San Carlo (Ferrara) e l'altro a Medolla (Modena), approntati ieri per ospitare la popolazione delle zone colpite dal terremoto. Continua il lavoro della Protezione civile dell' Emilia-Romagna e dei suoi volontari, che con vigili del fuoco e tecnici stanno verificando l'agibilità degli edifici danneggiati. Oramai gli sfollati sono 7.000. Lo spiega la Regione Emilia-Romagna.
A San Carlo, frazione di Sant'Agostino, particolarmente colpito dal fenomeno della 'liquefazione' delle sabbie, è stato allestito tra ieri e oggi un campo per il centinaio di famiglie evacuate per motivi di sicurezza due giorni fa. Gestito dal Dipartimento e dall'associazione volontari della Protezione civile nazionale, il campo può ospitare fino a 250 persone. Ora ne assiste circa cento.
Il secondo campo è in corso di allestimento a Medolla, nel Modenese. Dotato di circa 250 posti, accoglierà cittadini di Medolla, di Cavezzo e di San Prospero ed è realizzato dalla Protezione civile della Regione Molise.

NUMERI. Sono circa 7.000 le persone assistite in 89 luoghi, tra edifici coperti e campi attrezzati dalla Protezione civile; 19 i campi di accoglienza, 53 le strutture al coperto e 17 gli alberghi. La capienza complessiva disponibile è di 9.000 posti. I volontari di Protezione civile impegnati nelle zone colpite dal terremoto sono circa 1.400, di cui 500 provenienti da altre Regioni: dal Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Umbria, Molise, Piemonte, Toscana, Val D'Aosta e dalle Province autonome di Trento e Bolzano.
Al lavoro circa 700 vigili del fuoco - che hanno fatto complessivamente 3.400 interventi di soccorso e circa 6.400 verifiche statiche - e 45 squadre Nvr (Nucleo Valutazione Regionale) in campo ogni giorno con l'aiuto di geologi, ingegneri e architetti. Le squadre Nvr - che hanno fatto 2.000 verifiche sugli edifici per definirne l'agibilità - sono
composte da tecnici della Protezione civile, del Servizio sismico regionale, dei Servizi tecnici di bacino, dei Comuni e di altre Regioni (Piemonte, Umbria e Marche).
Dalla scossa del 20 maggio di magnitudo 5.9, ne sono seguite altre 417, in particolare: 3 di magnitudo superiore a 5; 15 di magnitudo compresa tra 4 e 5; 66 di magnitudo compresa tra 3 e 4.

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PREVISIONI. Impossibile secondo gli esperti fare previsioni precise. "Lo sciame sismico continua - ha proseguito Egidi - in 48 ore ci sono state ben 43 scosse che hanno superato i 3 gradi". E molte di più considerando anche quelle di portata inferiore. Detto questo la protezione civile non esclude che il sisma possa protrarsi anche per le prossime 3 settimane.

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COME COMPORTARSI. Semplice regole comportamentali e accorgimenti da seguire, a volte possono anche salvare la vita durante eventi sismici di particolare rilevanza. La Protezione civile stila un decalogo su cosa fare e non fare prima, dopo, durante le scosse di terremoto. E allerta: "La maggioranza delle persone pensa che le vittime di un terremoto siano provocate dal crollo degli edifici. In realtà, molte delle vittime sono ferite da oggetti che si rompono o cadono su di loro, come televisori, quadri, specchi, controsoffitti."

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