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Cronaca

Terremoto, nei container costretti a pagare bollette salatissime

Polemica sollevata dal consigliere grillino Defranceschi sui costi esorbitanti per l'elettricità che i terremotati devono sostenere causa 'disinteresse' sulla situazione. Muzzarelli blocca: 'Sono seguiti, presto risolveremo'

"La situazione di difficoltà di alcune famiglie indigenti, alloggiate nei moduli abitativi provvisori, per il pagamento delle bollette dell'energia elettrica, sono già all'attenzione della Regione, dei Comuni e di alcune associazioni di consumatori''. Così, l'assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli, ha replicato al consigliere Andrea Defranceschi (M5S), che ieri aveva sostenuto che ''i terremotati che abitano nei prefabbricati si trovano a pagare bollette vertiginose perché la Regione, per risparmiare, non ha inserito nel bando per l'acquisto di moduli i requisiti di coibentazione''.

''In particolare - spiega l'assessore - Federconsumatori ha già in previsione un incontro con Enel a Roma per studiare una eventuale tariffa agevolata, mentre, come è prassi nel nostro territorio, i servizi sociali dei Comuni sono già al lavoro per aiutare le famiglie in effettiva condizione di crisi finanziaria''. ''Sarebbe però opportuno non sollevare polveroni - aggiunge Muzzarelli - perché non si deve dimenticare che il pagamento della bolletta elettrica è l'unico costo accollato ai residenti dei moduli abitativi provvisori ed è certamente inferiore ai costi ordinari di qualunque altra famiglia assistita, che includono normalmente il gas metano da riscaldamento, i costi condominiali e, per molte, anche l'affitto''.

''Quanto al presunto disinteresse della struttura commissariale per la coibentazione dei moduli - conclude l'assessore regionale -, il consigliere Defranceschi non è bene informato, perché la gara è stata fatta con la procedura dell'offerta economicamente più vantaggiosa e premiando chi più rispondeva all'esigenza di tenuta termica degli alloggi. Peraltro, il primo obiettivo della Regione e dei Comuni resta quello di riportare rapidamente le famiglie nelle proprie residenze o in altri alloggi permanenti, riducendo al massimo il periodo di presenza nei moduli provvisori. Un rientro già avvenuto per molte decine di famiglie e che per altre è in fase di avvio al fine dell'eliminazione delle strutture provvisorie e riportare a normalità la condizione sociale''.

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