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Cronaca

Terremoto oggi 15 settembre: ultime scosse e news

Nuova scossa in mattinata, di 2.2, co epicentro tra le province di Modena e Bologna. Intanto scatta il count-down per il ritorno sui banchi, fino a metà ottobre disagi per alcuni degli alunni terremotati

Sabato 15 settembre, quasi 4 mesi dall'inizio del terremoto in Emilia Romagna e lo sciame sismico - come avevano allertato i sismologi - ancora porta dietro i suoi strascichi. Tra tregue e nuovi sobbalzi, la terra ancora non è pronta a smettere di sbuffare.
Questa mattina (ore 9.33) una nuova scossa di terremoto è stata rilevata dall'Ingv, di magnitudine 2.2 della scala Richter , con epicentro tra le province di Modena e Bologna (Crevalcore-S.Agata bolognese). La precedente replica risale invece alla notte di ieri, di magnitudine 3, un po' più potente rispetto a quelle cui siamo stati abituati negli ultimi due mesi, ma comunque non allarmante. L'epicentro è stato tra la province di Ferrara e Bologna (Galliera).
La nuova replica arriva in un periodo in cui lo sciame sismico ha concesso lunghe pause. Infatti per risalire alla precedente replica si va indietro di alla notte del 12 settembre (ore 5.03, magnitudine 2.7, epicentro nel modenese). Ma per i precedenti quattro giorni la terra aveva completamente smesso di borbottare. La pausa più lunga che il sisma abbia concesso in questi mesi al nostro territorio.

A SCUOLA DOPO IL SISMA: lo stato dei ns edifici.
Intanto in questi giorni la scuola è la priorità delle priorità nella ricostruzione post-sisma. Lunedì l'appuntamento con la prima campanella e c'é ancora qualche ritardo nelal sistemazione degli alunni terremotati. Le prime settimane cominceranno con qualche disagio per alcuni: ma dalla metà di ottobre ognuno dei 16mila studenti iscritti alle scuole nel cratere del terremoto - promette la Regione - tornerà ad avere la propria scuola. Qualcuno tornerà negli edifici che non hanno subito danni, la maggior parte troverà il proprio banco o negli edifici scolastici temporanei (tensostrutture che saranno usate in quelle scuole dove i lavori di messa in sicurezza vengono considerati più brevi) o nei moduli prefabbricati scolastici per quegli edifici che, invece, hanno subito danni più consistenti. Saranno una sessantina, in tutto, le scuole dove la prima campanella suonerà in luoghi diversi dal solito. "Abbiamo fatto la scelta - ha detto il presidente della Regione Vasco Errani - di considerare la scuola come una priorità, il lavoro che stiamo facendo, con tutti i soggetti interessati è molto importante e, soprattutto, non era scontato. Entro il 15 ottobre avremo una situazione a regime, in strutture che, per quanto provvisorie, saranno di qualità. La scuola è un elemento fondamentale per l'identità di una comunità e questo ci consente di andare avanti". L'obiettivo forse ancora più ambizioso che la Regione si è fissata è quello di riaprire tutte le scuole per l'inizio del prossimo anno scolastico. La ricostruzione è stata affidata in via prioritaria a Comuni e Province. Sono stati previsti 81,5 milioni di contributi per gli enti locali e 5,8 per le scuole paritarie. La struttura commissariale (guidata da Errani) ha poi speso quasi 80 milioni per costruire gli edifici scolastici temporanei, i prefabbricati modulari e le palestre temporanee.

VIA A 2MILA MODULI ABITATI destinati ad alloggiare provvisoriamente persone la cui abitazione, a causa del sisma, è stata distrutta o dichiarata inagibile con esito di rilevazione dei danni di tipo 'E' o 'F'. Lo stabiliscono due ordinanze (la numero 40 e la numero 41 del 14 settembre 2012) emanate dal Commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, per assicurare un alloggio a chi ha avuto la casa distrutta o inagibile e non beneficia di oltre misure di assistenza. L'intervento prevede una spesa complessiva pari ad 139 milioni 620 mila euro, per un totale di circa 2.000 moduli. L'ordinanza approva gli atti necessari per espletare la gara per la progettazione, la fornitura e la posa in opera dei prefabbricati modulari abitativi rimuovibili (Pmar), il loro riacquisto, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli stessi per tre anni, la progettazione e realizzazione delle connesse opere di urbanizzazione in ambito urbano. Il provvedimento prevede anche la precisa localizzazione nei territori dei comuni di Cavezzo, San Prospero, S.Possidonio, Mirandola, S. Felice sul Panaro, Camposanto, Novi di Modena, Cento, Finale Emilia e Concordia sulla Secchia. Per quanto riguarda i moduli rurali, in tutto circa 180, per dare continuità all'attività economica, si possono collocare moduli prefabbricati temporanei presso gli edifici rurali funzionali alla conduzione delle aziende agricole. I provvedimenti si inseriscono nel 'Programma casa per la transizione e l'avvio della ricostruzioné varato a metà agosto. Le ordinanze saranno pubblicate sul portale dell'Agenzia Intercent-ER e nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

 

 

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